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  • Sienamania: la fine di un'era

    Sienamania: la fine di un'era

    E’ passato appena un mese dall’ultima vittoria del Siena in campionato. Il blitz di Pescara aveva illuso tutti sulla possibilità concreta di lottare fino alla fine. Domenica invece andrà in scena l’ultimo atto della stagione, che come tre stagioni fa, coincide con una partita di prestigio senza però alcun valore numerico per la Robur, ormai condannata forse ben oltre i propri demeriti. Da lunedì prossimo, dopo i consueti bilanci di fine stagione, sarà tempo invece di quelli che riguardano gli aspetti concreti, amministrativi ed economici in primis.

    L’iscrizione regolare alla prossima serie B è il primo passo da compiere. Ovvio che cambiano i parametri, e su questo è stato chiarissimo il presidente Mezzaroma, così come le prospettive, gli introiti ed i ricavi, a fronte di spese che comunque restano alte, prime su tutte quelle degli ingaggi di alcuni giocatori impensabili da proporre in B, e di certo non solo per lo stipendio alto. Nessuno si illuda perciò. L’iscrizione al campionato cadetto, che nel caso del Siena, purtroppo non sembra essere solo una formalità da sbrigare, sarà solo il viatico ad una stagione che si preannuncia difficile ed, almeno per adesso, con molti punti interrogativi. Mezzaroma dopo il derby con la Fiorentina (a proposito, adesso dal capoluogo di regione sembrano essersi improvvisamente interessati delle sorti bianconere) aveva parlato di ‘tabula rasa’ rispetto al recente passato, indicando la B di due anni fa come esempio della gestione costosa da non ripetere più. Sull’ultima parte difficile dargli torto, visto che quella ‘stagione’, nel senso più ampio e meno sportivo del termine, per Siena e per il Siena è ormai finita. Sulla specificità di quella annata restano forti dubbi, anche pensando al grande risultato sportivo raggiunto, ed alle qualità di chi c’era quell’anno, allenatore in primis. Adesso però ha oggettivamente poco senso andare così a ritroso.

    Più pressante invece capire se con quel monito Mezzaroma si riferisse anche al presente, cioè a chi ha guidato la squadra sul campo, Iachini, e chi dalla sua scrivania, ovvero Antonelli. Probabile al momento che il rapporto con il ds prosegua, mentre le certezze in merito ad un eventuale nuovo accordo col tecnico ascolano sono nulle. Dopo la partita contro Balotelli e compagni, forse, sarà più chiaro anche il suo destino, fermo restano il buon lavoro svolto, specie in rapporto al materiale umano e tecnico che ha avuto a disposizione e soprattutto al ridottissimo tempo avuto per plasmare il gruppo. In ogni caso un’altra estate di ‘passione’ attende i tifosi bianconeri già comunque rodati a situazioni del genere.
     


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