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  • Sienamania:| Ripartire dai nuovi

    Sienamania:| Ripartire dai nuovi

    Non si può certo dire che a mister Iachini manchi il coraggio di gettare nella mischia i nuovi arrivati e di provarle tutte per far sì che la sua squadra imbocchi finalmente la strada giusta per risalire la classifica. A Torino il primo nuovo acquisto di gennaio, Della Rocca, era entrato nel finale, procurandosi tra l'altro un rigore che avrebbe potuto avere un grande peso specifico. L'ex Bologna e Palermo, da lì in poi, è diventato titolare fisso, togliendo il posto ad un veterano come Bolzoni e formando con capitan Vergassola una buona coppia di 'mastini' in linea mediana. 

    A Udine, nella ripresa, con il Siena sotto nel punteggio ma padrone del campo, il tecnico ascolano aveva tentato la carta Emeghara, appena arrivato dalla Francia e con pochissimi allenamenti insieme alla squadra, preferendolo a Paolucci (decisamente più rodato e reduce da due gol in tre partite) come cambio di Bogdani. Il risultato non fu scintillante come poi sono state le due prestazioni successive della svizzero nigeriano, ma almeno quello fu un segnale piuttosto netto, il secondo. 

    Contro l'Inter arrivò la conferma del nuovo numero 10, le cui caratteristiche si sposavano alla perfezione con il tema tattico della gara. Il successo della mossa fu sotto gli occhi di tutta Italia. A Bologna però oltre a Della Rocca ed Emeghara, ormai praticamente dei veterani per rendimento, c'è stato bisogno di inserire altre facce nuove. Mancava Paci, e per la sostituzione Terlizzi sembrava quello più adatto, anche per la grande esperienza, simile a quella dell'ex novarese. 

    Ha sorpreso decisamente di più la mossa di Teixeira al posto di un Belmonte, che probabilmente ‘paga’ l'essere meno difensore del portoghese. Nel ruolo che per venti ottime uscite fu di Luis Neto, l'ex Zurigo si è disimpegnato abbastanza bene, facendosi notare per i mezzi fisici importanti. Con il tempo crescerà anche l'intesa coi compagni e l'affiatamento.  E che la Robur attuale sia una colonia lusofona lo si è visto anche nel finale, quando nonostante la presenza in panchina di Reginaldo, Valiani, e se si vuole anche di Mannini, al posto di un esausto Sestu è entrato Salvador Agra. 

    L'ex Betis Siviglia pur senza brillare ha dato la netta impressione di essere un giocatore vero, con un paio di spunti che hanno convinto. Evidentemente Iachini in allenamento avrà avuto questa forte sensazione, corroborata ieri pomeriggio al Dall'Ara. Di giocatori da fare esordire ne mancano ancora molti, ma sarà sempre Iachini a cercare di esser bravo a gestirne minutaggi e presenze, fermo restano le certezze rappresentate da molti elementi della vecchia guardia.

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