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  • Sky: Pulizia o niente soldi

    Sky: Pulizia o niente soldi

    Il calcio rischia. Troppi scandali e chi investe nel mondo del pallone comincia a fare due conti. L'ultimo fattaccio riguarda le scommesse, le presunte combine per «l'ennesimo scandalo a dir poco avvilente». Lo definisce così, in una lettera al Corriere della sera, l'amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge. «Come uomo alla guida di un'azienda che tanto investe e tanto ha investito nello sport più amato dagli italiani, non posso nascondere una forte preoccupazione per l'evidente svilimento e le inevitabili conseguenze economiche che questo comporterà a tutto il mondo del calcio», scrive Mockridge. «Ci sono sport, come il wrestling, in cui chi guarda sa che ha di fronte un evento spettacolare ma non credibile. Chi guarda una partita di calcio però non si aspetta questo. C'è un patto di fiducia che lega il tifoso alla sua squadra e questa lealtà non può essere tradita senza distruggere il capitale più prezioso di uno sport così amato: la passione di chi tifa e la credibilità di chi gioca».

    Mockridge conclude la sua lettera spiegando che sono a rischio gli introiti garantiti dai diritti tv che costituiscono di gran lunga l'entrata maggiore nelle casse dei club italiani: «Chi ha in mano le sorti e il futuro di questo sport dia un serio ed inequivocabile segnale di discontinuità rispetto al passato. Solo così Sky potrà continuare a garantire ai suoi telespettatori lo spettacolo del calcio e, grazie a milioni abbonati, assicurare al calcio italiano i due terzi dei suoi introiti». Secca la replica del presidente del Palermo Maurizio Zamparini. «Se dicesse meno sciocchezze sarebbe meglio. Presto ci organizzeremo per conto nostro. In che senso? Fra un anno scade il contratto siglato dalla Lega sui diritti tv e da allora in avanti potremmo decidere di vendere le nostre partite direttamente agli utenti». «Stiamo attenti a non colpire un patrimonio di grande valore dal punto di vista sportivo, economico e di passione come è il calcio di serie A sulla base di un confuso rumore di fondo molto diverso da fatti e notizie concrete», ha invece detto il presidente della Lega di A Maurizio Beretta.

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