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  • Sneijder-Galatasaray: la dimensione reale di un talento d'annata, 2009-2010

    Sneijder-Galatasaray: la dimensione reale di un talento d'annata, 2009-2010

    • Gianluca Minchiotti

    Wesley Sneijder, un talento d'annata. Già, perché l'impressione sempre più netta, quasi una certezza ormai, è che l'olandese abbia disputato una sola grande stagione nella sua carriera, il 2009-10. Un'annata speciale, che mai si era vista prima nella vita sportiva di Sneijder, che non si è ripetuta dopo e che, molto probabilmente, non si verificherà mai più. 

    In quella magica stagione, Sneijder, oltre ai tre titoli conquistati con l'Inter (Scudetto, Champions League e Coppa Italia), diventò vicecampione del mondo con l'Olanda e si aggiudicò una serie di riconoscimenti personali, strameritati per quello che dimostrò sul campo: miglior centrocampista Uefa 2010, Scarpa di bronzo dei mondiali 2010, Pallone d'argento dei Mondiali 2010, presenza nell'All-Star Team dei Mondiali 2010, Miglior calciatore olandese De Telegraaf 2010, presenza nella squadra dell'anno Uefa 2010 e nel FIFPro World XI 2010. E, per concludere, quarto posto nel Pallone d'Oro 2010, dietro a Messi, Iniesta e Xavi.

    Prima della stagione del Triplete nerazzurro, Sneijder aveva giocato delle buone stagioni con l'Ajax, proponendosi come uno dei migliori giovani talenti del panorama europeo, tanto da guadagnarsi l'approdo al Real Madrid nell'estate 2007. E lì, alla prima vera prova per testarne il reale valore, Sneijder mostrò tutti i suoi limiti, tanto da finire, dopo una prima stagione discreta (37 presenze e 9 gol in tutte le competizioni), fra le riserve dei Blancos nel secondo anno al Bernabeu (28 gare e 2 gol in totale).

    La sua cessione all'Inter, estate 2009, fu vissuta a Madrid come la liberazione da un peso e a Milano come una scommessa, pagata 16 milioni di euro. Nel primo anno, come detto, la scommessa viene stravinta, tanto che l'ingaggio iniziale di 4 milioni di euro a stagione viene portato a 6. L'Inter ha trovato un nuovo eroe e Massimo Moratti parla addirittura di Pallone d'Oro per il suo numero 10. 

    Poi cosa succede? Semplicemente che, dopo una stagione oltre i suoi limiti (41 presenze e 9 gol, spesso decisivi), Sneijder torna ai suoi livelli abituali, quelli di Madrid. Discreti, buoni, ma non eccezionali: 39 gare e 7 reti nel 2010-11, 28 match e 5 reti nel 2011-12 e, infine, 8 partite e 2 gol in questa stagione, fino alla querelle sul rinnovo del contratto e alle conseguenti trattative per la cessione

    Ma chi si fa avanti per Wes? Nessun grande club europeo, nessun club della Premier, nessun PSG, nessun club della Liga. Spunta il Galatasaray, che trova un accordo con l'Inter e che aspetta una risposta dall'olandese. Con tutto il rispetto per il club di Istanbul e per il calcio turco, c'è l'impressione che quella turca sia, ora, la vera dimensione di un giocatore come Sneijder. Real Madrid, Inter, Galatasaray: la parabola discendente di Wesley Sneijder, un giocatore d'annata

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