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  • Spalmania: questa è Spal!

    Spalmania: questa è Spal!

    • Leonardo Valente
    Una battaglia vinta con la grinta e con il cuore. Il comandante dell’esercito estense Leonardo Semplici conquista Verona, piega l’Hellas nella ripresa spingendolo sul baratro della serie cadetta e torna a +1 dall’ultima casella della zona rossa, in questo momento occupata dall’altra squadra scaligera: il Chievo. Un palcoscenico, quello del “Bentegodi”, che negli ultimi 30 anni aveva rappresentato solo dispiaceri per i colori biancoazzurri, trasformatosi ieri in qualcosa di unico, con i 3000 tifosi nel settore ospiti, straordinari come sempre, a fare da dodicesimo uomo in campo.

    Una vittoria importante che, nonostante il successo a pranzo del Crotone sull’ormai salvo Sassuolo, riporta entusiasmo per la volata finale. Una gara iniziata nel peggiore dei modi, aspetto ormai costante della Spal, con il vantaggio al quarto d’ora di Valoti, pareggiato solo nel recupero del primo tempo grazie alla sciagurata deviazione di Fares. Cosa sia successo nello spogliatoio al termina della prima frazione non ci è dato saperlo. Semplici ha suonato la carica, questo è certo, perché nella ripresa la Spal è entrata inferocita sul terreno di gioco, è sembrata un vero e proprio esercito alla conquista della vittoria.

    Vantaggio che arriva con la spaccata di Felipe, a quindici dalla fine, con l’esultanza più strana della stagione: il difensore brasiliano a terra sulla linea di porta e tutta la squadra sopra di lui. Un gol che porta avanti Ferrara e che piega quasi definitivamente l’Hellas. Si, quasi, perché allo scadere un brivido in mischia, davanti agli occhi di Gomis c’è stato, ma il pareggio non è arrivato e per chiuderla è servito il primo sigillo di Kurtic, l’uomo che a Gennaio era arrivato con una sola missione: salvare la Spal.

    Tutto perfetto se non fosse per l’ennesimo stop stagionale, con l’infortunio ai danni di “Forrest Gump” Lazzari molto probabilmente indisponibile anche per la prossima battaglia, quando al “Paolo Mazza” arriverà il Benevento. La squadra di De Zerbi, già retrocessa, sta dimostrando di giocare senza pressione e con un’identità ben precisa. Negli ultimi tempi le “streghe” sono state un talismano per la Spal, ma domenica sarà diverso perché in questo campionato, come dimostrato dai piani alti della classifica, nessuno regala niente. Bisognerà ricompattare l’esercito, superare un’altra battaglia e finalmente vincere la guerra per restare in serie A.
     

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