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    Squinzi: 'Quando batto l'Inter appendo un quadro in ufficio. Politano? Napoli o Roma. Sui cinesi di Milan e Inter...'

    Squinzi: 'Quando batto l'Inter appendo un quadro in ufficio. Politano? Napoli o Roma. Sui cinesi di Milan e Inter...'

    Il presidente del Sassuolo, Giorgio Squinzi ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha parlato a tutto tondo del futuro del club neroverde, delle mosse di mercato e del sistema calcio italiano.

    Sembra di buon umore: merito della salvezza anticipata?
    "Anche, ma soprattutto della vittoria di sabato. Purtroppo ora c’è un problema".

    Qual è?
    "Ogni volta che battiamo l’Inter, metto un quadretto in ufficio con il risultato e la data. Siamo a quota sei e non c’è più posto...".

    Si aspettava che il Sassuolo faticasse così tanto?

    "Sinceramente no, ma abbiamo pagato il vuoto lasciato da Di Francesco".

    Lo ritrova domenica...
    "E gli farò i complimenti, meritava di conquistare la finale di Champions. Ho pensato a lui e a Max Allegri in questi mesi, ci siamo anche sentiti. Posso dire con orgoglio che i due tecnici italiani più bravi sono passati dal Sassuolo, peccato che per uno di loro la Champions stia diventando un incubo. Detto da uno che ricorda tutto delle 7 finali vinte dal Milan".

    Sarà confermato Iachini?
    "Dobbiamo parlare del futuro. Iachini è bravo, ma lontano dall’idea di calcio di Eusebio. Il suo gioco non sembra adatto alle caratteristiche di Politano e Berardi. Col 3-5-2 si pestano i piedi, meglio il 4-3-3 anche se devo dire che è mancato il centravanti: Babacar mi ha deluso".

    Mai avuto paura di retrocedere?
    "Sette-otto partite fa, poi mi sono fatto sentire. E le cose sono in parte cambiate".

    Politano verso l’Inter?
    "Non so, credo sia più per la Roma o il Napoli. E può far bene anche in Nazionale".

    Berardi potrebbe tornare nel giro azzurro: Ventura non lo vedeva, Mancini forse sì.
    "Se lo merita, ha faticato a tornare in forma dopo l’infortunio della scorsa stagione. Vedremo, gli allenatori sono animali strani".

    Avevate cercato Balotelli: adesso come lo vede?
    "Se trova la mentalità giusta, può fare la differenza".

    Quanto ha pesato la partenza di Cannavaro?
    "Tanto, anche perché era molto ascoltato. Ma abbiamo Acerbi, un difensore incredibile: sempre in campo, sempre corretto. Il Sassuolo è una squadra strana, c’è un difficile equilibrio tra giovani e vecchi".

    Il Milan di Gattuso?
    "Sono un suo grande estimatore: sa motivare e spingere i giocatori. Ma deve fare ancora esperienza".

    Il Milan dei cinesi?
    "Sempre avuto dubbi, su di loro e su quelli dell’Inter. Non sono veri tifosi, non sentono la città che sta dietro la squadre".

    Favorevole alla Var?
    "Ha evitato molti errori, è utile. Alla fine credo che vantaggi e svantaggi si compensino".

    Avete fatto pace con la Reggiana per lo stadio?
    "No, ci devono oltre mezzo milione di euro, due anni di affitto e spese".


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