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    Suso: 'Contatti con l'Atletico, ma amo il Milan. Un giorno tornerò in Spagna'

    Suso: 'Contatti con l'Atletico, ma amo il Milan. Un giorno tornerò in Spagna'

    Ieri si era detto "onorato" dell'interesse del Real Madrid, oggi Suso parla invece dell'Atletico. Dal ritiro della nazionale spagnola, l'esterno del Milan si è confidato a Es Radio e ha svelato un retroscena di mercato: "Ci sono stati dei contatti con l'Atletico Madrid, è vero".

    SUL FUTURO - "Sono un ragazzo molto tranquillo, in parte grazie alla mia famiglia: so cosa voglio, e quando vorrò tornare in Spagna lo farò, i miei genitori mi rivorrebbero qui. Ora, però, mi sento bene a giocare fuori dal mio Paese. In estate ci sono stati contatti con l'Atletico Madrid: la clausola era di 40 milioni e se fosse passato altro tempo il prezzo sarebbe stato ancora più alto, in Spagna ci sono poche squadre che possono arrivare a certe cifre. È vero anche che avendo rinnovato con il Milan non volevo andar via, ero in una situazione in cui io e la mia famiglia stavamo molto bene: amo l'Italia, Milano e il Milan, non ho pensato di tornare in Liga anche se negli ultimi due anni ci sono state diverse opzioni per farlo".

    DAL LIVERPOOL AL MILAN - "Ho preso la decisione di lasciare la Spagna a 15 anni, non è stato semplice ma è stata la scelta giusta. Ho iniziato a vivere con una famiglia inglese che lavorava per il Liverpool, è stato strano vivere con persone che non conoscevo ma mi sono adattato perfettamente. Dopo il prestito all'Almería sono tornato a Liverpool, avevo un ultimo anno di contratto e il club voleva rinnovare. In quel momento, però, arrivò l'opportunità del Milan e io volevo cambiare, sentivo che era il momento giusto e sapevo che il Milan non stava vivendo nel suo miglior momento, volevo provare cose nuove e ho deciso di andare a Milano".

    SUL MILAN - "Quando sono arrivato al Milan stavo recuperando da un'operazione agli adduttori che mi ha tenuto fermo qualche mese e quando arrivò Mihajlovic, dopo Inzaghi, mi sentivo bene fisicamente. Con Sinisa però non giocavo e per questo sono andato al Genoa, dove ho trovato un allenatore molto bravo come Gasperini: lì avrei potuto dimostrare che nel Milan avrei potuto giocarci eccome, e così è stato. Il Milan di oggi non è il Milan di un tempo, credo ci sia stato un Milan che non si potrà vedere più perché è stata una delle migliori squadre della storia del calcio, ma con questa squadra sono riuscito comunque ad essere parte dei 24 giocatori della nazionale spagnola e questo mi rende molto felice".

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