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  • Tecnico Lazio: è Petkovic mister X!

    Tecnico Lazio: è Petkovic mister X!

     

    La Lazio vuole stupire tutti. E dal cilindro tira fuori il nome di Vladimir Petkovic. È lui il famoso mister X di cui si è tanto parlato in questi giorni. Un allenatore bosniaco anche se da anni ha preso il passaporto svizzero. Un allenatore sconosciuto, anche se tra gli addetti ai lavori gode di una buona stima. Qualcuno dice che per metodi di lavoro e approccio con i giocatori si ispiri niente meno che a Mourinho, gli somiglia anche un po’ fisicamente, soprattutto per i capelli brizzolati e il modo di vestire. Ma la sua carriera non è altrettanto ricca di successi, anzi nel suo palmares c’è solo la conquista di uno scudetto ottenuto da calciatore con il Sarajevo nel 1984.
     
    Vlado, il diminutivo che si porta dietro da sempre, ha 49 anni e alle spalle una discreta carriera da calciatore. Era un centrocampista dai piedi buoni, si dice, ma niente di più. Fino al ’97 ha girato un po’ la ex Jugoslavia fino ad approdare in Svizzera agli inizi degli anni 90 per chiudere la carriera da calciatore nel Locarno e cominciare quella da allenatore. E’ partito come vice-allenatore del Bellizona nel 2002, dopo un paio d’anni è stato assunto come primo allenatore nel Lugano per fare ritorno nel 2006 sempre al Bellinzona. Da qui parte la sua piccola scalata, visto che nel 2008 porta la piccola squadra di Bellinzona in finale della coppa Svizzera persa contro il Basilea. L’anno successivo approda allo Young Boys e alla prima stagione arriva secondo in campionato, sfiorando lo scudetto. Con lui esplode Senad Lulic anzi è stato proprio Petkovic a scovarlo prima nel Bellinzona e poi a portarlo con sé nello Young Boys. «È vero, Lulic l’ho scoperto io», ha detto il tecnico che si dice «seguace del 3-4-3» e affascinato «dall’idea di allenare nel campionato italiano».
     
    Petkovic, il dottore. È soprannominato dai mass media svizzeri «il dottore» ed è famoso per il suo modo di fare calcio: aggressivo e offensivo, qualsiasi avversario si trovi davanti. Ha le sue idee tattiche e le porta avanti fino in fondo. Il suo assetto tattico preferito è il 3-4-3 anche se non gli dispiace giocare pure con il 4-3-3. Petkovic è uno che studia calcio e che parla benissimo la sua lingua, il croato, ma anche l’inglese, lo spagnolo e soprattutto l’italiano imparato alla perfezione sin da quando è arrivato al Bellinzona.
    L’ultima stagione non è andata benissimo per Petkovic, visto che si è trasferito in Turchia al Samsunspor, ma il club turco è retrocesso e lui è stato esonerato. Dopo l’addio in Turchia, ha trovato subito un incarico al Sion che gli ha chiesto di condurre la squadra negli spareggi per evitare la retrocessione nella B svizzera. La prima partita con l’Aarau (giocata sabato) è stata vinta per 3-0 e il ritorno ci sarà stasera. Il suo contratto con il Sion è fino al termine di questa stagione con un’opzione per l’anno prossimo. Vlado, però sa bene che la Lazio ha voglia di scommettere su di lui e per nulla al mondo vorrebbe gettare al vento questa possibilità. Con Petkovic in ballo restano sempre i nomi di Carlos Dunga, che pare piaccia tanto a Lotito, ma anche quello di Zola e di Rodgers, il nordirlandese che ha guidato lo Swansea in questa stagione in Premier League.

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