C'era preoccupazione nel tifo organizzato viola, alla vigilia di Sampdoria-Fiorentina, per le possibili ripercussioni nella prima gara post Italia-Serbia. Il bilancio invece, al rientro nella tarda serata di ieri sera, è stato più che soddisfacente (risultato della squadra in campo a parte). Anzi, le misure precauzionali volute dal questore di Genova Filippo Piritore, che ha rinforzato le forze dell'ordine nei pressi e dentro il 'Luigi Ferraris', si sono rivelate esagerate per un contingente di supporters gigliati che alla fine era intorno alle 400 unità.

La vera notizia forse è l'ennesima constatazione di una spaccatura evidente nel tifo viola. La maggioranza si è disposta nella parte alta del settore ospiti, quello che aveva fatto da palcoscenico allo show di Ivan Bogdanov martedì scorso, mentre i cosiddetti 'non tesserati' si sono disposti fra il parterre e la tribuna laterale. Proprio il settore ospiti era dotato di una nuova rete che impediva il lancio di oggetti in campo, e una ritinteggiatura dei muri sporcati da scritte ed adesivi lasciati sei giorni fa dai supporters serbi.

Alla fine tutto è filato liscio anche per i serbi di casa Fiorentina, dall'ex doriano Sinisa Mihajlovic, avvolto in una doppia sciarpona viola, passando per Nikolas Gulan ed Adem Ljajic. Anzi, il giocatore finito maggiormente nel mirino dei supporters della Samp è stato Alberto Gilardino, caduto a terra in maniera esagerata ad un quarto d'ora dalla fine e che al momento di rialzarsi ha trovato il tempo per polemizzare con i tifosi blucerchiati con gesti provocatori. Da segnalare che al momento dei cori anti-Maroni, fatti partire dalla Gradinata Sud, i tifosi viola si sono uniti a quelli doriani, applaudendo anche lo striscione esposto in gradinata Nord, 'Ministro Maroni abbiamo in serbo una sorpresa per te', fatto poi rimuovere