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    Toni: 'CR7, Higuain e Icardi a secco? Nessun problema, quando inizieranno a segnare non smetteranno più'

    Toni: 'CR7, Higuain e Icardi a secco? Nessun problema, quando inizieranno a segnare non smetteranno più'

    Cristiano Ronaldo, Higuain e Icardi ancora a secco? Nessun problema. Parola di Luca Toni, che alla Gazzetta dello Sport ha parlato del momento che stanno vivendo i bomber della Serie A: "Non starei a preoccuparmi dopo tre giornate. Succede a tutti, anche a me, non è un problema. Ronaldo, Higuain e Icardi sentono il peso di questo momento un po' difficile, perché sono attaccanti abituati a segnare tanto. Ma passerà presto. Ronaldo a 40 gol? Qui siamo in Italia e 40 mi sembrano un obiettivo difficile, ma ne segnerà tanti. Poca fortuna, situazioni tattiche da definire, ma lui ci sta tentando in tutti i modi. E la Juve vince lo stesso. Quando comincerà, per le altre sarà durissima, perché fa gol di testa, di piede, da fuori, in area, su rigore. Ha un repertorio enorme. E gioca in tante posizioni. Con Mandzukic può girare attorno, con Dybala può stare più centrale. Possono giocare assieme, ci mancherebbe, è soltanto questione di equilibrio e protezione dei centrocampisti, Allegri starà studiando. Dybala non può mai essere un problema, adesso deve fare l'ultimo salto di qualità. Da seconda punta o alla Tevez, andando a prendersi palla dovunque".

    SU HIGUAIN - "Il 4-3-3 è il sistema ideale, come ai tempi del Napoli, quando era al centro di tutte le azioni d'attacco. Nella Juve aveva cambiato un po', divideva spesso il reparto con un altro attaccante e quindi arretrava, dettava il gioco, faceva assist. Giocava più per la squadra. I movimenti erano diversi. Adesso può sacrificarsi di meno. Io vedo bene il Milan, ha svolto un buon mercato, preso giovani interessanti. Ma è partito da troppo lontano per pensare di raggiungere subito la Juve. Ma Rino sta crescendo, ha fatto esperienze anche difficili in altre panchine e ora ha una grande occasione".

    SU ICARDI - "Uno dei top mondiali negli undici metri. Spalletti sta cercando di migliorare la partecipazione al gioco di squadra. Deve aiutare di più, ma è sempre importante ricevere cross e avere compagni che creino occasioni. Candreva era utile come lo è Perisic, Nainggolan è più anarchico e va al tiro: per un attaccante come lui, è bello avere gente che si diverte a fare assist come fossero gol".

    SUGLI ALTRI - "Un centravanti fortunato è Immobile: ha Luis Alberto, Milinkovic e l'anno scorso anche Felipe Anderson, per i quali è un piacere mettere in condizione di segnare. Al Bayern era così con Ribery: mi avrà messo davanti alla porta cento volte. Robben, invece, voleva segnare lui. La Nazionale? Purtroppo non fa un tiro in porta. Con il Portogallo c'era poca qualità e poca gente titolare o, comunque, in arrivo da grandi squadre. Io me la vedevo con Gilardino, Inzaghi, Del Piero, Totti, Vieri, tutti fortissimi. Loro con gente che segna ancora meno... Però quando si gioca con la Nazionale devono mettersi tutti in testa una cosa: non ci sono amichevoli. I giovani? Giocano poco anche loro, dobbiamo fare qualcosa. Non si possono imporre limiti vietati dai regolamenti europei, ma al Bayern c'era un accordo non scritto tra i grandi club per avere sempre cinque/sei nazionali in lista. Ci si potrebbe pensare".

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