C'è tanto da fare sul mercato, e il Torino lo sa. Il d.s. Petrachi è al lavoro, ma non è facile portare sotto la Mole qualche giocatore. Ventura ha fatto le sue richieste, ma molti di questi nomi sono ormai noti e anche questo non agevola le trattative del direttore sportivo granata: d’altronde, una volta 'scoperto' l'interessamento forte di un tecnico per un giocatore, le squadre che ne detengono il cartellino fanno il loro gioco e alzano le pretese economiche. Funziona così, è il calcio, ma allora il Torino farà una fatica enorme per provare a prendere Maxi Lopez, Almiron e Cigarini. Si tratta di giocatori costosi di per sé e che ora il Torino dovrà pagare ancora di più se vorrà fare propri. 

L'anno scorso era successo con Gazzi e il Siena. Il mediano è un pupillo di Ventura e una volta appurato l'interesse dei granata, i toscani - che in un primo momento avevano chiesto circa 1.7 milioni - alla fine ne hanno ottenuti quasi il doppio (tra soldi e metà Rubin), poiché altre squadre avevano poi fatto il loro gioco intromettendosi e facendo così lievitare il prezzo del centrocampista.

Accade anche questo in sede di calciomercato. Il Toro si deve muovere con la necessità di rinforzare la squadra, ma anche con l'esigenza di spendere poco - nonostante gli oltre 20 milioni attualmente tra le mani di Cairo - per mettere a disposizione di Ventura un gruppo competitivo, per evitare un altro campionato di sofferenza. L'obiettivo d'altronde è già stato dichiarato: si vuole provare a portare il Torino nella parte sinistra della classifica. Un obiettivo che solo un anno fa appariva un miraggio e oggi, invece, con una campagna acquisti mirata può diventare realtà.