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  • Torino, Ventura e i giovani:| Lotta al posto fisso

    Torino, Ventura e i giovani:| Lotta al posto fisso

    • A.S.

    C'è un tesoretto granata che rappresenta la linfa del futuro e anche un'inversione di rotta sostanziale e sostanziosa a livello societario. Una risorsa proiettata verso l'avvenire, ma che strizza l'occhio al presente in maniera funzionale. Allenandosi seriamente, imparando dai propri errori, correggendo difetti dovuti all'età, i giovani del Toro - che pian piano si scopre multietnico - rappresentano un'arma preziosa per Ventura. Il quale li gestisce con paterna attenzione, a volte in apparenza fin eccessiva, pur di proteggerli dal rischio di perdere contatto con la realtà o di bruciarsi calcisticamente. Sono stranieri, ma si stanno progressivamente calando nella mentalità del calcio italiano, assaggiando quotidianamente la medicina del lavoro sul campo senza spaventarsene. Nelle ultime settimane in particolare la crescita di alcuni elementi è parsa interessante, a tratti addirittura esponenziale. Prendete Bakic, tanto per fare un esempio: da pesce fuor d'acqua, il talento montenegrino classe 1993, pur aspettando ancora il momento dell'esordio, sta prendendo fiducia. E il timoniere granata l'ha notato e, pur evitando comprensibilmente elogi pubblici per non alimentare voli pindarici, sta apprezzando l'applicazione del ragazzo. Tanto che da sicuro partente a gennaio, Bakic non è finito alla Fiorentina, club che possiede metà del suo cartellino.

    L'OSSATURA E IL FIATO SUL COLLO - Un discorso simile, anche se servirà ancora tempo, lo merita Dolly Menga, le cui abilità tecniche non sono in discussione: cavallo di razza chiaramente da gestire con cura e intelligenza, il belga prelevato dal Lierse ha stupito per facilità di gioco e rapidità di esecuzione. Cercando il vero Stevanovic, quello che a tratti in serie B era devastante, e aspettando il ritorno a pieno regime di Diop dopo i problemi fisici, i giovani granata danno una mano a Ventura. Involontaria, per carità, però la spinta forte delle riserve alle spalle dei titolari consente al tecnico genovese di tenere i suoi giocatori, come si usa dire, sulla corda. Anche perché Ventura, in particolare nelle ultime settimane, ha trovato un assetto di formazione piuttosto regolare: un'ossatura precisa che di sicuro offre ampie garanzie. L'unico rischio, in questi casi, è che la sicurezza del posto possa portare a una generale rilassatezza. Di questi tempi, a salvezza ancora da conquistare, meglio non prendersi rischi inutili.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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