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  • Toro con i big:|O abbonati in calo

    Toro con i big:|O abbonati in calo

    Oltre cinquemila abbonamenti in due settimane, poi nelle restanti tre «solo» 1500 tessere staccate. Bastano i numeri e il ritmo calante del botteghino per comprendere come la curva della passione granata ricalchi l'andamento delle operazioni di mercato del Toro di Cairo. L'arrivo di Ventura, la rosa praticamente fatta alla vigilia del ritiro e il colpo Guberti avevano fatto da volano all'entusiasmo popolare. Poi le trattative hanno subito un drastico rallentamento (dall'inizio del ritiro sono arrivati gli svincolati Parisi e De Feudis) e la questione Bianchi-Ogbonna ha preso il sopravvento tra sondaggi, silenzi e manovre. Un effetto che ha congelato la campagna «Il Toro prima di tutto», complice anche le vacanze di Ferragosto, e spostato l'asticella delle nuove sottoscrizioni alla conclusione del mercato.


    Chi vuole abbonarsi, infatti, oramai aspetta le ultime mosse presidenziali per garantirsi il posto fisso all'Olimpico oppure no. Se Bianchi e Ogbonna resteranno al Toro, è facile intuire un'impennata settembrina. Lo sa benissimo Cairo, che in questi giorni si è sentito ripetere dai tifosi un identico ritornello: «Mi abbono solo se non vendi i nostri campioni». E per questo la campagna abbonamenti chiuderà a metà settembre, in concomitanza con Torino-Brescia (terza gara casalinga stagionale), per trasformare la conferma del tandem Bianchi-Ogbonna in nuove tessere e nuovo entusiasmo.

    Il cerchio di mercato si sta stringendo e col passare dei giorni crescono le possibilità che il Toro non perda i propri pilastri. Soprattutto alla voce Ogbonna, blindato dalla sua valutazione stratosferica (almeno 16 milioni di euro) e dalle frenate del Valencia. Gli spagnoli non vogliono offrire più di 8 milioni di euro per il difensore della Nazionale e, con la cifra sparata dal Torino, i terzi dell'ultima Liga si riporterebbero a casa Albiol (campione del mondo e colonna del Real) grazie ai soldi derivati dalla cessione di Mata al Chelsea. Su Bianchi, invece, Cairo aspetterà fino all'ultimo l'offerta giusta anche se finora chi lo vuole (Parma e Atalanta) non va oltre l'ipotesi del prestito. E per regalarlo, questo è il ragionamento presidenziale, il Toro se lo tiene stretto per conquistare la promozione.

    L'attacco granata è il reparto più sotto pressione per le trattative. Il Brescia insiste su Antenucci, facendo sponda sul Catania (detentore dell'altro 50% del cartellino) e sul malcontento del giocatore, ma il Torino risponde sempre no. Su Sgrigna, invece, la porta è più aperta. Il Vicenza lo rivuole, ma l'ostacolo è economico visto che la richiesta è sui 2 milioni. I veneti provano ad inserire l'altra metà di Gorobsov per abbassare le pretese granata. Da lunedì si tornerà alla carica, così come per la conclusione del ballottaggio Alvarez-Surraco sulla fascia destra.


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