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  • Toro, paradosso Ventura: contestato il giorno del record

    Toro, paradosso Ventura: contestato il giorno del record

    Proprio mercoledì, nel derby di coppa Italia, Giampiero Ventura entrava nella storia del Toro, diventando, con la sua 194esima presenza consecutiva, l’allenatore più longevo di sempre del club granata. Proprio mercoledì, a poche dalla sfida contro la Juventus, il tecnico veniva contestato apertamente, per la prima volta da quando è approdato sotto la Mole. Già, perché se in passato, tra giocatori, direttori sportivi e specialmente il presidente Cairo avevano subito contestazioni, Ventura era sempre stato difeso dalla maggior parte dei tifosi. L’artefice della rinascita granata, riuscito a riportare il Toro dapprima in serie A e successivamente in Europa, aveva ricevuto un attestato di stima praticamente da tutta la piazza. Invece, con l’ennesima figuraccia in un derby, anche il tecnico è finito pesantemente nella critica.
     
    Tra i cartelli apparsi in Sisport, in cui si legge che “la squadra di conigli” è guidata da “un allenatore indegno”, e gli innumerevoli commenti sui social network e sui forum, la rabbia è esplosa anche contro Ventura. E se, in otto derby, il tecnico genovese ne ha persi addirittura sette, qualche colpa ce l’avrà anche lui. In tante di queste sconfitte, il Toro non ha nemmeno reagito, ed è questo che dà maggiormente fastidio ai tifosi. Era capitato nelle prime due stagioni, poi la tendenza sembrava cambiata: dal gol di Bruno Peres, al derby vinto con reti di Darmian e Quagliarella alla beffa di Cuadrado, i granata avevano almeno dato l’impressione di provarci, spesso meritando la vittoria. Ma mercoledì il Toro è tornato il “torello” impaurito delle prime stracittadine, entrato in campo con la paura di perdere e che, puntualmente, ha subito una disfatta.
     
    I tifosi sono furibondi, e anche contro l’Udinese si rischia di giocare in un clima particolare. Già dalla lettura delle formazioni, con lo speaker che annuncerà i nomi dei giocatori e di Ventura, si capirà come l’Olimpico accoglierà la squadra. E, a prescindere da come andrà la sfida contro i friulani, la pausa natalizia arriva al momento giusto: squadra e tecnico avranno il tempo per lavorare e cercare di ripartire in campionato, unica competizione rimasta, così come i tifosi potranno, in qualche modo, archiviare un’umiliazione che durerà ancora per molto. 

    Emanuele Pastorella

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