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  • Toromania: dall'Inferno al Purgatorio

    Toromania: dall'Inferno al Purgatorio

    Il Toro torna dalla trasferta di Palermo con i tre punti, a distanza di 54 anni dall’ultima volta. Che il Renzo Barbera fosse uno stadio storicamente ostile per i colori granata lo si è capito subito, dopo appena due minuti: Bruno Peres che si fa sorprendere sulla fascia, Gilardino che la gira in rete e Padelli che non può far nulla. Rispetto alle ultime partite, però, il Toro non si abbatte, comincia a giocare e, sfruttando anche e soprattutto gli errori della fase difensiva rosanero, riesce a ribaltare il risultato già nei primi 45 minuti. Protagonista assoluto è Ciro Immobile, che si guadagna un rigore, lo realizza, trascina i compagni e firma anche la doppietta nella ripresa. Il 3-1, alla fine, è ancora un risultato stretto, considerato tutte le occasioni clamorose create dalla formazione di Ventura. I meriti dei suoi ragazzi vanno, però, suddivisi con un Palermo apparso davvero allo sbando: dal centrocampo in su, i rosanero si sono dimostrati temibili, e solo un paio di grandi interventi di Padelli hanno evitato guai peggiori, ma la fase difensiva è completamente da rivedere. Nel giro di 90 minuti, il Toro sarà ripartito almeno dieci volte, trovandosi anche in superiorità numerica ma sprecando tanti, troppi palloni davanti prima a Sorrentino, poi ad Alastra.
     
    Ma l’importante era tornare al successo e respirare un pochino dal punto di vista della classifica, vista la vittoria a sorpresa del Frosinone sul campo dell’Empoli. I ciociari a meno 6 facevano dormire sonni meno tranquilli, soprattutto considerando il calendario che, dal Carpi in poi, attenderà i granata. Sono tre punti fondamentali per il morale e per l’autostima, dopo i fischi subiti dopo il tonfo interno contro il Chievo Verona. La squadra ha finalmente reagito, perché al gol di Gilardino, almeno dei tifosi, sono apparsi tanti fantasmi. E’ una vittoria che serve per passare dall’Inferno dopo il vantaggio rosanero, al Purgatorio di questa metà classifica. Per il Paradiso bisogna ancora attendere, e anche tanto. Tanto tempo, perché la squadra deve ritrovare totalmente il rapporto con i tifosi; tanti punti, perché, come ammesso dallo stesso Ventura, se ne sono buttati diversi per strada. Il campionato è lungo, “possiamo ancora fare qualcosa di buono” ha commentato il tecnico granata. E allora, subito i tre punti contro il Carpi, per archiviare quasi definitivamente il discorso salvezza. Poi, contro le big, con Milan, Lazio, Juventus ed Inter da affrontare nel giro di poche settimane, la giusta spensieratezza per provare a regalare qualche soddisfazioni ai propri tifosi.
     
    Emanuele Pastorella
     

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