Lunedì il Toro ha perso un'occasione 'Capitale', contro la Roma, ma ora sotto la Mole passa la Fiorentina, che non è una squadra da poco, anzi. La formazione di Montella è organizzata, aggressiva, concreta e in crescita, galvanizzata da risultati forse insperati anche da parte dei più ottimisti dirigenti viola. L'Olimpico, a una settimana dal derby, sarà un coro unico di anti-juventinità, un fattore che accomuna tifosi granata e toscani. Bene, c'è da sperare che il clima pre-derby e il gemellaggio di fatto tra le tifoserie non incida e distragga i giocatori in campo, portando la mente ad una sfida importante, ma cui va dato il giusto pensiero nei tempi più consoni.

C'è la Fiorentina, domenica, nell'ex Comunale: non dimentichiamolo. Anche perché il Toro deve vivere ogni gara come un'occasione unica per fare punti: considerando che questa squadra ha dimostrato di poter perdere contro chiunque, ma anche di saper mettere in difficoltà le squadre più importanti della Serie A, allora contro la Fiorentina c'è una possibilità di fare punti che non può passare inosservata. Il derby è importante, affascinante, anche rischioso se vogliamo dirla tutta, ma è qualcosa cui sarà bene pensare da lunedì mattina (la sfida di Coppa Italia di mercoledì non pare essere un obiettivo primario per Ventura): si pensi prima a come fermare i talenti viola e a bloccare le fonti di gioco di Montella.

Poi penseremo tutti alla Juve, a Vucinic, Buffon, Conte e alle squalifiche, alle chiacchiere da bar e quant'altro: prima la Fiorentina, però. E qualcuno, dalla tribuna, prenda appunti: questa squadra è un esempio. Dopo l'exploit degli anni scorsi i viola hanno subito un'importante ed evidente involuzione, ma grazie alla capacità di rinnovamento dei Della Valle un nuovo progetto ha iniziato il suo corso e sta lasciando a bocca aperta tutti quanti. Il Toro, che con la Fiorentina ha avviato una piccola 'partnership' di mercato, farebbe bene a scoprirne alcuni segreti, e fare in modo che anche dei granata si parli come di un esempio da seguire.