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  • Traffico a Palermo:| In difesa sono diciotto!

    Traffico a Palermo:| In difesa sono diciotto!

    • D.V.

    I senatori Balzaretti, Cassani e Bovo. Le seconde linee Goian, Andelkovic e Carrozzieri. I giovani Garcia, Prestia, Darmian e Munoz. E poi i volti nuovi Cetto, Pisano, Labrin e Milanovic. Senza dimenticare il fuori rosa Melinte e i rientranti per fine prestito Dellafiore (Cesena), Glik e Raggi (Bari). Diciotto giocatori, più o meno l'equivalente di un’intera rosa. E invece sono soltanto i componenti del reparto difensivo del Palermo. Un settore a dir poco affollato. E mentre giocatori e procuratori si fanno due conti sulle chance future il nuovo ds Sogliano si avvicina sempre più a un altro colpo per la difesa del Palermo 2011-2012, l'acquisto di Andrea Mantovani dal Chievo. E sarebbero diciannove. La logica conseguenza è che nelle prossime settimane molti dei nomi sopracitati andranno via, alcuni per sempre, altri (i più giovani) magari solo per un anno, il tempo di farsi le ossa.

    L'anno scorso, di questi tempi, sbarcavano a Palermo, oltre a Munoz, solo seconde linee: Glik, Garcia e Darmian. A dodici mesi di distanza la storia è ben diversa. Zamparini è stato chiaro, va risolto il problema difesa. E come riuscirci se non intervenendo pesantemente sul reparto che in un campionato ha beccato 63 reti in 38 gare (1,65 gol subiti a partita)? Ecco perché la dirigenza pensa più al presente che al futuro. Mauro Cetto era capitano del Tolosa, Ligue 1, le prestazioni di Milan Milanovic finivano sotto la lente degli osservatori di Juve e Milan, Eros Pisano era il capitano del Varese e Carlos Labrin in Cile era considerato un potenziale campione. Anche Mantovani, nella doppia veste di terzino sinistro e centrale, cercherebbe un posto in prima fila.

    Ecco perché non sono soltanto i giovani come Prestia e Garcia o i vari Melinte, Andelkovic, Glik e Raggi (giocatori nei quali il Palermo non ha mai realmente creduto) a preoccuparsi di trovare nuovi sbocchi in carriera, bensì anche senatori come Cassani (conteso ad alti livelli), Carrozzieri (c'è poco spazio per lui), Goian e persino il leader Bovo. D'altronde la rotta va invertita, in un modo (una nuova concezione di fase difensiva, e qua dovrà esser bravo Pioli) o nell'altro (nomi nuovi e sacrificio di parte della vecchia guardia), meglio ancora in un modo e nell'altro. Sogliano lo sa e ha già iniziato a lavorare per sfoltire un reparto che se resta maxi come è attualmente rischia di mettere in difficoltà Pioli. Al tecnico parmense andrebbe pure bene aspettare la prima settimana di luglio e vedere all'opera di persona tutti gli elementi a disposizione per poi decidere con calma delle sorti di ognuno, ma nei prossimi quindici giorni è probabile che il ds gli risparmi parte del lavoro.

    (La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)

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