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  • Tutti i meriti di Di Francesco, uomo in più della Roma: Spalletti è cancellato

    Tutti i meriti di Di Francesco, uomo in più della Roma: Spalletti è cancellato

    • Federico Zanon
    Tutti in piedi per Eusebio Di Francesco. La Roma agli ottavi di Champions League da prima della classe, in un girone con le più quotate Chelsea e Atletico Madrid, la Roma quarta in classifica, a meno quattro dall'Inter ma con una partita da recuperare (contro la Sampdoria, il 24 gennaio), è figlia della filosofia e delle scelte del suo allenatore, il valore aggiunto di una squadra bella e concreta. Capace di convincere tutti, anche i più scettici.

    AVEVA RAGIONE MONCHI - E pensare che l'inizio è stato tutt'altro che semplice. Se riavvolgiamo il nastro allo scorso a luglio, al ritiro di Pinzolo, in pochi era pronti a scommettere su un allenatore che arrivava da un ottimo lavoro ma pur sempre in provincia, che doveva rimpiazzare il chiacchierato, poco amato ma vincente Spalletti. Tra i più credibili e fermi sostenitori di DiFra c'era il direttore sportivo Monchi, che l'ha difeso pubblicamente fin dal primo giorno. E ora si prende la sua rivincita, ora si gode il suo trionfo.

    E' UN BIG - Di Francesco ha dimostrato di essere da grande squadra, di essere da Roma. Tra i suoi principali meriti c'è quello di essere entrato nella testa dei giocatori, senza strafare, senza esagerare. Ha saputo farsi accettare con il duro lavoro e con un rapporto schietto, trasmettendo concetti chiari e precisi, dando in fretta un'identità di gioco alla squadra. E' stato bravo a gestire gli spinosi casi Dzeko, che a settembre si era lamentato della manovra offensiva, Schick e De Rossi, ha saputo sfruttare e valorizzare la profondità della rosa che ha a disposizione (vedi per esempio Gerson), un fattore importante per le dinamiche di campo e di mercato. Insomma, ha cancellato settimane di sorrisini e critiche con gioco e risultati. Ora vuole completare la sua opera. 

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