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  • Tutti in fila per Ozil| Anche la Juve ci pensa

    Tutti in fila per Ozil| Anche la Juve ci pensa

    Quando a Mezut chiedono chiarimenti circa il suo futuro, lui risponde come normalmente fanno tutti i calciatori in cerca di nuove e buone occasioni: «Ora penso al Mondiale». Perché Ozil è l'uomo nuovo del calcio internazionale e, soprattutto, del mercato. La grande partita con l'Australia lo ha proiettato in cima alle liste di tutti gli osservatori e lui che è giovane ma, come direbbe Mourinho, per nulla «pirla» ha capito che in questo giugno sudafricano potrebbero maturare frutti decisamente gustosi e succulenti. Per la disperazione del Werder Brema che da tempo prova ad allungargli un contratto che scade a giugno del prossimo anno. E, si sa, quando le scadenze sono così ristrette, per le società tutto diventa più complicato.

    LE TRATTATIVE - Il club tedesco da tempo ha avviato le trattative per allungare almeno di un anno il rapporto. A Brema, dove sono specializati nella valorizzaione di giocatori non particolarmente conosciuti o in cui gli altri non hanno creduto, sanno di avere tra le mani un nuovo 'affare-Diego', cioè un giocatore piazzabile a una valutazione astronomica (alla vigilia dei Mondiali, si parlava di venti milioni di euro). Il Werder fu lestissimo a sfruttare le incertezze dello Schalke, società nella quale Ozil era cresciuto. Sborsando appena cinque milioni si portarono a casa un giocatore di grande potenzialità, sul quale il club di Gelsenkirchen aveva pensato in un primo momento di investire per poi fare improvvisa e ingiustificata retromarcia. Quelli del Brema ora non vorrebbero subire la stessa sorte dello Schalke: un anno passa in fretta e un giocatore così giovane potrebbe essere tentato di portare il contratto a scadenza (un anno passa in fretta) per poi trovare una nuova collocazione, a un ingaggio decisamente alto. Il nuovo accordo in linea di massima è stato già definito: allungamento di un anno (2012) e aumento di un milione e mezzo dell'ingaggio (guadagnerebbe tre milioni).

    LA VARIABILE MONDIALE - Questo giugno sudafricano, però, potrebbe scombinare i programmi. D'altro canto, il ragazzo ha già avuto autorevoli 'benedizioni'. A Brema lo chiamano già il 'Messi tedesco' (anche se lui in realtà è turco e si guarda bene dal cantare l'inno). E Franz Beckenbauer, un paio di giorni fa, ha confermato: «Per il modo in cui passa la palla, in effetti somiglia all'argentino». Il compagno di squadra, Miro Klose, ha sostenuto che finalmente «la Germania ha il fantasista che non ha mai avuto». Più cauto si è mostrato il ct, Joachim Loew per il quale è la continuità che rende un giocatore Grande a livello internazionale: se Ozil ripeterà per un tempo lungo le attuali prestazioni potrà essere accostato a stelle come Messi o Cristiano Ronaldo. Una cosa è certa: a Brema si sono resi conto proprio quest'anno che il ragazzo in campo fa la differenza. Sino a quando non ha girato (più o meno sino a gennaio) il Werder ha arrancato (si diceva che fosse distratto proprio dalle vicende contrattuali); poi si è acceso e la squadra è riuscita a salire in classifica.

    ATTESE - Come tutti i turchi di Germania, anche Ozil è assistito da Reza Fezali e il procuratore non sembra intenzionato a forzare i tempi, né in un senso né in un altro. Insomma, una tattica attendista: vediamo cosa viene fuori dal Mondiale e poi ne riparliamo. Una cosa è certa: se le cose dovessero andare bene tanto per la Germania quanto per Ozil, il ragazzo diventerebbe uno straordinario Ogetto del Desiderio (di mercato). I Grandi club (in Germania parlano anche della Juve) si sono già messi in fila. Anche perché se Ozil è questo, difficilmente accetterà di restare in una società di grande tradizione in Germania ma di limitata immagine internazionale.

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