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  • Udinese, Guidolin:| 'Napoli capitolo chiuso'

    Udinese, Guidolin:| 'Napoli capitolo chiuso'

    Al di là dei due punti sfumati, in casa Udinese, il pari con il Napoli pesa soprattutto in termini di squalifiche: Francesco Guidolin, ammonito con diffida, perde tre pedine in campo in vista della gara di sabato a Palermo. «Non voglio tornare sull'argomento decisioni arbitrali - ha detto il tecnico -, è inutile. La società ha già preso una posizione. Il presidente è andato a difendere la squadra davanti ai microfoni, non so cosa sia successo perchè non ho visto la trasmissione, ma mi dicono sia stato attaccato. Se è successo così mi dispiace molto perchè è un uomo di grandissima lealtà e buon senso. Ha dato sempre segnali di distensione e pacatezza».

    Smaltita la delusione del momento, Guidolin prova a voltare pagina e si concentra sulla sua squadra: «Dobbiamo chiudere il capitolo, come abbiamo fatto all'indomani della sconfitta con il Novara, quando alcuni episodi sono stati valutati a nostro svantaggio. In un'altra situazione capiteranno a nostro vantaggio. Purtroppo la protesta di Floro Flores, come la mia che mi ha fatto espellere - fa mea culpa - sono cose sbagliate, che danno vantaggi agli altri, soprattutto quando perdi giocatori».

    Alle squalifiche, infatti, si aggiungono le assenze per infortunio e in casa friulana è emergenza formazione. Ferronetti dovrebbe essere abile e arruolato. «Spero di recuperare Basta - ha notato Guidolin - mi sembrava un malanno di non grande entità e lo abbiamo perso per quattro partite». Davanti c'è da sciogliere il nodo sulla spalla per Di Natale: Torje o Barreto? «Sono due attaccanti - ha puntualizzato - ma hanno caratteristiche diverse. Se ho bisogno di un attaccante puro, se sta bene c'è Barreto; se serve un esterno, allora Torje». Le defezioni sono tante, ma dall'ultima gara Guidolin ha tratto anche spunti positivi, come la sorpresa Pereyra: «È un buon giocatore, se la società lo ha preso vuol dire che ha qualità, i nostri osservatori sbagliano poco. In otto mesi è cresciuto molto, ci vuole solo tempo e pazienza; per me potrà fare bene anche dietro le punte». E poi il rientro fortunato di Coda e la scoperta di Pinzi goleador: «Voglio che i centrocampisti si inseriscano per attaccare gli spazi e contribuire in termini di gol al lavoro di squadra». Infine un commento sul suo nome accostato alla panchina dell'Inter: «Lo ripeto, non mi hanno cercato. E ho già detto in Italia l'ultima panchina sarà quella dell'Udinese, poi forse ci sarà qualcosa all'estero» ha concluso.


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