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  • Udinese:|Troppi attaccanti in panchina

    Udinese:|Troppi attaccanti in panchina

    dinese bella ma sfortunata. E' questa l'ultima immagine della squadra bianconera nell'anno 2010. A Roma la banda di Guidolin ha giocato benen, ma come spesso accade, i punti vanno agli altri. Il rammarico per l'ultima sconfitta dell'anno è tanto e dà spunti su cui riflettere. Spunti che poi, guarda a caso, sono sempre gli stessi. E Adriano Fedele non può che sottolinearli ancora una volta:

     

    "La cosa  che più salta all'occhio è la classifica: Lazio 33 punti, Udinese 23. Eppure non sembra questa la differenza tra le due squadre viste domenica all'Olimpico. Sfido chiunque a dire che l'Udinese è inferiore alla Lazio. E di dieci punti, poi. Io non ci credo. Credo invece che Reja abbia osato di più, abbia giocato per vincere rischiando anche di sbilanciarsi in avanti. L'Udinese invece è partita con due soli attaccanti, lasciandone ben tre in panchina. Dopo aver visto Denis contro la Fiorentina e considerando il fatto che Guidolin in primis crede molto in lui, mi sarei aspettato che l'argentino venisse inserito prima. Soprattutto tenendo presente che la difesa della Lazio non è esattamente imbattibile".

    L'Udinese ha comunque fatto due gol e creato molte occasioni. Purtroppo la Lazio ha fatto un gol in più: "I problemi in difesa ci sono da tempo. Ultimamente le cose erano migliorate, ma io predico già da un pò che secondo me servirebbe un innesto di esperienza per guidare gli altri. Zapata ha qualità, ma gli manca la continuità. Non può essere lui. Alla fine noi dobbiamo giocare per fare un gol più degli altri".

    Pozzo ha detto che la società ai giocatori chiede solo la salvezza. Il resto sta a loro. "Una politica così rinunciataria mi sembra sbagliata, faccio fatica a riconoscere il Paron in affermazioni del genere. Gli stimoli non devono mai mancare e devono venire anche dall'alto. L'Udinese è una squadra di qualità, la salvezza non deve nemmeno essere messa in discussione. Porre come obiettivo quello che dovrebbe essere il minimo genera delusione. Non mi stancherò mai di dirlo: bisogna osare, lo si può fare. Per la squadra e per i tifosi".

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