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  • Udinese:|You'll never walk alone

    Udinese:|You'll never walk alone

    Afield Road emoziona c’è poco da aggiungere: i fiori ancora bene in vista per commemorare Hillsborough, sotto la scritta “You’ll never walk alone”, per chi vive di questo sport è qualcosa che colpisce, ti entra dentro, ti incute rispetto.
    Qui tutto è davvero diverso: l’organizzazione dello stadio, l’arredamento volutamente tenuto tradizionale anche in segno delle glorie che l’hanno onorato. Eragazzi qui ci hanno giocato oltre a Gerrard, gente come Beradsley, McManaman, Dalglish, Whheler, Souness, Barnes, Ince, Redknapp solo per citarne alcuni. La storia del calcio inglese passa per questo angolo a nordovest della Gran Bretagna: città bellissima, Liverpool. Qui i soldi arrivati quando è diventata capitale della cultura sono stati spesi bene. Lo si dice sempre quando si va all’estero, credeteci. In Italia non accade e ne abbiamo la riprova ogni giorno.

    Liverpool che si identifica con i Reds. I tassisti appena sentono che siamo italiani cominciano a parlarci della squadra, dei “maledetti Yankees” che non spendono soldi per rinforzarla, che comunque vogliono vincere l’Europa League.


    Non fa statistica, ma su 8 tassisti incrociai nessuno conosceva nulla sull’Udinese. Però saranno in 45 mila. Anzi uno di loro ci ha confidato (a volte le fonti sono proprio strane), che l’allenatore ha annunciato Gerrard e Carragher in campo, solo per portare lo stadio al “sold out”. Poi, invece, li terrà fuori.

    A quel punto per l’Udinese sarebbe un vantaggio, ma prima di tutto deve cancellare dalla testa dov’è. Pensi al campo, azni si pensi che tutti dal primo all’ultimo dei bianconeri ha cominciato a tirare calci a un pallone con due magliette a fare da pali e partite interminabili con il “portiere volante”. Oggi sono a Nafield, e come abbiamo fatto notare a Guidolin devono giocare anche per la storia del club. Facile parlare di attaccamento alla maglia. Il concetto è più ampio: Dare il massimo è una cosa, giocare sapendo che Zico, Edinho, Selmonsoon, Galparoli, Virdis non hanno mai potuto giocare in Europa è un’altra. Perché ricordiamocelo tutti: anche l’Udinese è storia del calcio italiano. Non titolato com eil Liverpool, ma se elenchiamo i campioni passati per Udine e quelli passati per Anfield alla fine ci accorgiamo che poi, la differenza c’è sì, ma non è tanta. Cos’ come ci accorgiamo che il Liverpool nasce due anni soli prima dell’Udinese.
    I bianconeri giochino per questo, per la storia che portano con loro oggi, che va onorata al di la di tutto.
    FORMAZIONE Guidolin non si sbilancia, ma la possibile formazione dovrebbe essere Brkic, Benatia, Danilo, Domizzi; Pereyra, Badu, Pinzi, Lazzari, Pasquale; Fabbrini e Di Natale. Non ci attendiamo sorprese, ma il tecnico ha fatto capire che giocare 7 gare in 21 giorni comorta anche delle scelte. Speriamo non siano drastiche, perché a Liverpool ci saranno un migliaio di friulani. Anche la loro storia personale, i loro sacrifici vanno onorati.
    LIVERPOOL Come detto carte mascherate: se come dice Rodgers ci sarà la migliore formazione allora Reina sarà tra i pali nel 4-3-3 disegnato. Poi Johnson, Carragher, Enrique, Robinson, Henderson, Gerrard, Sahin, Downing, Borini, Assaidi.
    Insomma ci siamo: dopo Amsterda,, Camp Nou, Emirates, la storia passa per Anfield, forse lo stadio con più fascino.
    Che dire: il calcio è fatto di imprese. Sarebbe bello portarne una a casa da raccontare ai nipoti in un freddo pomeriggio autunnale, guardando le foto sbiadite di questi calciatori che oggi sono giovani ragazzotti e domani saranno vecchietti signori. La storia va scritta però, non immaginata.


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