Siamo arrivati all'ultima prova stagionale, la sconfitta contro il Torino è stata lentamente metabolizzata nel corso della settimana, sia dalla squadra che dalla società. Ad aiutare il rasserenarsi della situazione ha contribuito il clima natalizio; il tecnico dopo le affermazioni decisamente tese del post partita, dove aveva dichiarato: 'Se mi accorgo di essere un peso me ne vado', ha poi ritrattato la dichiarazione nel corso della conferenza del martedì.

In occasione della cena di natale, alla presenza dei giornalisti, anche il Paron Giampaolo Pozzo ha rilasciato dichiarazioni distensive, lasciando intendere che la sfida col Toro è stata una giornata storta, ma soprattutto non ha trasmesso alla squadra l'obbligo della vittoria nella sfida di domani contro il Livorno.

Ecco detto questo, conoscendo un po' il mondo Friuli, posso dirvi che il clima sereno a mio modo di vedere non ha mai fatto bene all'ambiente bianconero. Storicamente Udine è una città tranquilla, in cui si lavora bene e niente da dire; certo è che in tutto questo, la squadra rischia di non trovare le motivazioni che sono indispensabili quando si finisce a giocarsi punti fondamentali nella zona bassa della classifica. L'esempio più vicino è stata la settimana di tensioni vissute dopo la sfida contro l'Inter, dove gli Ultras si erano presentati agli allenamenti sul piede di guerra e nei giorni successivi si erano visti screzi tra il tecnico e Allan. Il tutto aveva riportato un po' di paura sportiva, nei ragazzi, che da li in poi hanno sfornato quattro ottime prestazioni.

Impressioni a parte, la sfida col Livorno diventa fondamentale, un po' come il gol che arriva poco prima della fine del primo tempo, con la squadra in svantaggio, che regala carica agonistica per la seconda frazione. La squadra deve riuscire a vincere, perché fare tre punti prima della sosta, contro una diretta avversaria, può consentire una preparazione natalizia serena per una ripresa con la giusta tensione.