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    Milanmania: sanzionati per un'ipotesi, Uefa incomprensibile e la Figc tace...

    Milanmania: sanzionati per un'ipotesi, Uefa incomprensibile e la Figc tace...

    • Carlo Pellegatti
    Ma quale complicato momento della storia stiamo vivendo?!? A livello politico–istituzionale, a Roma viene bocciato Savona. Invece, sotto il piano sportivo, a Nyon non viene accettato Li Yonghong. Nonostante le documentazioni più volte mostrate ai responsabili della Uefa sembra che, dopo aver rifiutato il Voluntary Agreement e rigettato poi ogni forma di patteggiamento, il Milan rischi pesantemente di essere escluso dalla Europa League. Una decisione che, se presa, sarebbe  veramente incredibile, triste. Incomprensibile.

    Non ci saranno sanzioni per i debiti accumulati dal 2014-2017, ma per dubbi sulla proprietà e sul futuro societario milanista. Una novità assoluta, ancor più paradossale perché il club di Via Aldo Rossi subirebbe la stessa condanna della Dinamo Mosca. I russi per un certo più pesante falso in bilancio. Il Milan per… un Presidente che non garantirebbe la necessaria continuità aziendale, anche se ha sempre rispettato ogni impegno, avendo già esborsato circa 500 milioni. Quindi una durissima sanzione per una ipotesi! Non credo ancora che la commissione possa arrivare a una simile condanna, che potrebbe poi essere vanificata, senza troppe difficoltà, dal Tas di Losanna, entro fine giugno, permettendo al Milan di giocare la meritata Europa League, non subendo altresì uno sfregio al suo blasone.

    I tifosi milanisti intanto avrebbero certo apprezzato che le istituzioni, alla testa dello sport e del calcio italiano avessero dato qualche pubblico segnale di vicinanza a uno dei Club più gloriosi del Mondo, lasciato solo nella sua battaglia di giustizia e rispetto. Detto questo, però, la situazione appare comunque troppo ingarbugliata e soffocata da mille voci e ipotesi su rifinanziamenti di debiti, di debiti che si sommeranno ai debiti. Insomma non appare, comunque, molto tranquillizzante passare da un debito di 345 milioni, interessi compresi, verso il fondo Elliott, scadenza 15 ottobre, a un altro magari di 400 o 500 milioni, con una data di scadenza anche se di cinque anni, verso un altro fondo o un istituto di credito o banca di affari. Magari i tifosi del Milan hanno una visione troppo limitata di quello che avviene nel mondo finanziario, ma sono abituati a un altro modo di governare il Club.

    Come finirà la spinosissima questione? Marco Fassone invita alla tranquillità e alla fiducia. Nessun giocatore lascerà il Milan, anche in caso di mancata partecipazione alle Coppe. Un altro motivo perché non si diffonda un tragico pessimismo è sempre il salvagente Elliott, che garantirà, in ogni caso, il futuro. Eppure nemmeno questa ricca alternativa sembra apparire ancora sufficiente alla Camera di Giudizio della Uefa, perché possa così usare una mano giusta nei confronti della Società milanista. Intanto, entro la fine del mese, si attende la terza tranche di 10 milioni di euro. In questo senso, venerdì scorso, dal CDA rossonero è stata inviata, una comunicazione alla proprietà cinese, perché il denaro arrivi entro cinque giorni. Questi però non sono i giorni delle lettere, ma delle voci di mercato, dei sogni proibiti, delle prime visite mediche alla Clinica "La Madonnina". Tutto naturalmente tace, in attesa del processo. Un silenzio però assordante!

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