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  • Barcellona, UFFICIALE: respinto il ricorso, mercato bloccato fino al 2016

    Barcellona, UFFICIALE: respinto il ricorso, mercato bloccato fino al 2016

    Tutto come previsto: il TAS ha respinto il ricorso del Barcellona per il Caso Masia, contro la proibizione nel realizzare movimenti sul mercato in entrata fino a gennaio 2016.

    NIENTE MERCATO - Secondo quanto reso noto dal comunicato ufficiale, il Barcellona non potrà effettuare acquisti nelle due prossime sessioni di mercato (questo gennaio e la prossima estate). Diverso il discorso per quanto concerne invece i rinnovi contrattuali: in particolare il Barcellona dovrà lavorare sui propri giocatori in scadenza, come Dani Alves. Per sopperire alla situazione d'emergenza il club catalano potrebbe decidere di far rientrare alla base alcuni suoi giocatori (come Deulofeu del Siviglia o Tello del Porto), ed evitare di cedere giocatori come Montoya, seguito molto dalla Juventus.

    SUAREZ ULTIMO ACQUISTO? - Per il Barcellona è arrivata una multa dal TAS di 374mila euro (circa 450mila franchi svizzeri): per i catalani anche una sanzione con richiamo ufficiale. In origine il divieto sarebbe stato previsto per la sessione scorsa di mercato e quella invernale, prossima all'apertura: il Barcellona però era riuscito a far sospendere la sentenza, acquistando così Luis Suarez dal Liverpool. Ora è arrivata la conferma della squalifica della Fifa, che verrà prolungata anche nella prossima sessione estiva di calciomercato.

    IL CASO - La decisione di sospendere il mercato del Barcellona è nata in seguito alle indagini svolte nel corso dell'ultimo anno: il club catalano era stato condannato per aver violato diverse disposizioni in merito al trasferimento internazionale di giocatori minorenni non spagnoli tra il 2009 e il 2013. Secondo i regolamenti vigenti infatti, il trasferimento internazionale di un calciatore è consentito solo in caso di maggiore età, con alcune eccezioni.

    IL COMUNICATO DEL BARCELLONA - Il Barcellona ha diramato un comunicato sul proprio sito ufficiale, in merito alla decisione di sosprendere il mercato dei catalani: "Il Club ha chiarito la propria posizione, sia al Comitato Disciplinare della FIFA, sia alla Commissione d'appello della FIFA che allo stesso TAS, che condivide e sostiene la politica di tutela dei minori e la preoccupazione per il loro sviluppo e formazione. Tutto ciò è confermato dal comportamento del Club nel corso della sua storia, diventato un esempio mondiale in termini di istruzione e di apprendimento dei giovani giocatori. La struttura della formazione calcistica del Barcelona ha permesso a centinaia di giovani ragazzi di realizzare i propri sogni. Il Club può aver commesso degli sbagli, che sono stati riconosciuti e sostenuti con le autorità competenti: in ogni caso si tratta di errori amministrativi, causati in gran parte dal conflitto normativo tra i regolamenti della FIFA e della normativa spagnola e dal fatto che il Barcellona fosse convinto del proprio comportamento corretto".

     
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