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  • Ulivieri a CM: 'L'Inter ha i valori, il Milan i punti. Napoli, nessuno ti vuole male'

    Ulivieri a CM: 'L'Inter ha i valori, il Milan i punti. Napoli, nessuno ti vuole male'

    • Gianluca Minchiotti

    Il duello tricolore fra Milan e Inter, le proteste del Napoli, la crisi della Juventus, l'esonero di Di Carlo, i pronostici per la Champions e uno sguardo al Torneo di Viareggio: sono questi gli argomenti trattati oggi da Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana allenatori, nel consueto appuntamento ai microfoni di Calciomercato.com.

    Dopo la 28a giornata di Serie A, si può dire che sia ufficialmente iniziato il duello Milan-Inter per lo scudetto. Le milanesi hanno vinto entrambe, con Juventus e Genoa, mentre il Napoli ha perso ancora terreno. In questa sfida lunga dieci giornate, su quali punti di forza possono contare la squadra di Allegri e quella di Leonardo?

    "In assoluto, l'Inter ha valori superiori, c'è poco da fare. Basta pensare anche agli ultimi investimenti. Il Milan invece ha cinque punti di vantaggio, e cinque punti di vantaggio per una squadra come il Milan sono tanti. Il Milan è una squadra che ha gioco, che ha un allenatore bravo, in grado di adoperare sia gli undici che gli uomini della panchina in modo eccezionale. Quindi, nonostante il fatto che l'Inter sia la squadra superiore a tutte le altre, il campionato pende più dalla parte del Milan in questo momento".

    Quali sono invece i punti deboli delle due squadre? Forse il Milan ha meno ricambi?

    "Quelli del Milan sono comunque cambi importanti. Ora bisogna vedere cosa farà il Milan in Champions: se dovesse essere eliminato, avrebbe una rosa più che sufficiente per finire bene il campionato".

    Il cammino in Champions delle due milanesi potrebbe essere decisivo per l'andamento della lotta scudetto?
    "Quando le squadre arrivano a un certo punto giocano anche sui nervi e quando si trovano di fronte a impegni importanti le grandi squadre riescono a tenerli. Secondo me quindi l'impegno in Champions non sarà decisivo. Certo, potrà pesare un attimino la fatica fisica, ma entrambe possono portare avanti tutti e due gli impegni".

    Il risultato dello scontro diretto invece potrebbe avere un impatto notevole sull'economia di questo campionato...

    "Certo, il derby può essere decisivo. L'Inter lo deve far suo, perché in caso di pareggio il discorso credo che potrebbe essere abbastanza chiuso".

    Passando invece alla zona Champions, le ultime dieci giornate vedranno una lotta a quattro fra Napoli, Lazio, Udinese e Roma per due posti. Da questa lotta sembrano ormai tagliate fuori, o quasi, Juventus e Palermo. Chi vede meglio fra queste squadre?
    "Probabilmente il Napoli, a meno che non si faccia prendere (e in questi giorni è una cosa che sta succedendo) dal pensiero che gli vogliano male. Se continuassero a pensarla così sarebbero problemi, ma se gioca tranquilla è una squadra che ha un bel potenziale".

    Questo cattivo pensiero, chiamiamolo così, sembra essere presente soprattutto in Mazzarri e in De Laurentiis, mentre la squadra sembra più tranquilla. Capitan Cannavaro, ad esempio, ieri ha dichiarato con assoluta serenità che gli episodi sfavorevoli possono capitare, come prima o poi arriveranno anche quelli favorevoli. L'allenatore invece ieri ha protestato in campo e nelle dichiarazioni post-partita e il presidente, al momento dell'espulsione di Mazzarri, ha incitato il pubblico a protestare nei confronti della decisione arbitrale.

    "Cannavaro ha ragione, la ruota gira, e infatti gli episodi favorevoli, al Napoli, erano capitati già anche prima. Ieri io visto l'episodio di Maggio, ma a chiedere quel rigore lì ci vuole coraggio... Detto questo, per quanto riguarda le proteste di De Laurentiis non parlo, perché io parlo di allenatori. Parlando di allenatori, posso consigliare di fare a meno di protestare, e il consiglio arriva da uno che ha sbagliato tanto in questo campo. Se riguardo me stesso, mi vergogno, ecco".

    Continua la crisi della Juventus, la cui stagione è ormai in tutto e per tutto uguale alla precedente. E come è avvenuto nel recente passato, è già scattato il toto-allenatore per il successore di Del Neri. Invece di cambiare per l'ennesima volta il tecnico, non sarebbe meglio acquistare qualche campione?

    "I valori tecnici di questa Juventus sono inferiori ad altre squadre, un po' per inesperienza in qualche ruolo, un po' per altro. Si è detto che nella partita con il Milan la squadra non abbia fatto gioco, ma guardando la formazione, chi è che poteva fare gioco a centrocampo? E' una squadra che ha dei problemi. La colpa prima era di Ranieri, poi di Ferrara, poi di Zaccheroni, ora è di Del Neri, ma in mezzo c'è qualcos'altro che non funziona, insomma".

    Una squadra che il tecnico l'ha già cambiato, proprio in queste ore, è la Sampdoria, dove di Di Carlo paga per tutti, nonostante la società abbia venduto, a stagione in corso, i due punti di forza Cassano e Pazzini.

    "A me dispiace molto, al di là del rapporto personale che ho con Di Carlo, che è stato un mio giocatore. E' un allenatore di valore e lo ha dimostrato sempre. Questa è un'annata un po' così. Arrivi a un certo punto e ti tolgono Cassano e va bene, ci può anche stare, ma se poi ti tolgono anche Pazzini... La squadra fa fatica a fare gol, e come potrebbe essere altrimenti? Se poi ti cedono anche Marilungo... Insomma, i problemi ci sono".

    Prende il via martedì sera con Shakhtar Donetsk-Roma il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Sia i giallorossi che il Milan (mercoledì a Londra contro il Tottenham), così come l'Inter (settimana prossima in casa del Bayern) sono chiamati all'impresa esterna per centrare la qualificazione. Chi può farcela?

    "Secondo me le milanesi ce la possono fare. L'Inter affronta un Bayern in un momento non felicissimo. Ma anche il Milan, con una partita avveduta, ce la può fare. Per la Roma invece è un pochino più difficile".

    Oggi si conclude con la finale fra Inter e Fiorentina la 63a edizione del Torneo di Viareggio. Che sensazioni  e che ricordi le evoca questa manifestazione?
    "Ho avuto modo di giocarlo, alla fine degli anni '50: fu proprio un Inter-Fiorentina, la stessa finale. Mi viene un po' di malinconia a ripensarci. Il Viareggio è un torneo pieno di fascino, come sempre. E' un torneo che è sinonimo di valorizzazione dei giovani: chi si afferma al Viareggio poi ha tante possibilità di fare carriera. E' un bel test per i giovani".


     


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