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  • Van Basten rivoluzionario, Capello non ci sta: 'Certe regole non si toccano'

    Van Basten rivoluzionario, Capello non ci sta: 'Certe regole non si toccano'

    • Tommaso Paghi
    Mantenere il fuorigioco, evitare gli shoot out, introdurre il tempo effettivo e l’espulsione a tempo. Ecco la controproposta di Fabio Capello a Marco Van Basten, suo giocatore ai tempi del Milan, per modificare il calcio: "Non è pensabile abolire il fuorigioco. Le squadre si allungherebbero troppo, non ne beneficerebbe lo spettacolo" risponde senza esitazione l’ex allenatore di Milan e Real Madrid. L’idea di Van Basten, direttore tecnico della Fifa dallo scorso ottobre, è quella di abolire l’offside per impedire che il calcio si trasformi in uno sport simile alla palla a mano. Aree intasate. Difese che diventano muri. Catenaccio e poco spettacolo. Ma Capello non è d’accordo con l’ex attaccante olandese del Milan.

    Per il "Cigno di Utrecht" don Fabio è stato uno degli allenatori con cui si è trovato meglio. "Ci lasciava improvvisare in campo" il commento di Van Basten sul suo tecnico al Milan. Ma la sintonia di vedute tra loro viene meno quando si tratta di riformare il calcio. "Eviterei di introdurre gli shoot out. Sono già stati sperimentati negli Stati Uniti negli anni ’90, ma non hanno riscosso grande successo", continua Capello. Non si può certo dargli torto: gli shoot out furono sperimentati addirittura dalla Nasl (North American Soccer League) negli anni ’70. Furono ripresi 20 anni dopo dalla Mls, l’attuale campionato di calcio statunitense. Nel 2000 vennero definitivamente aboliti. La proposta di Van Basten è quella di introdurli nella fase a gironi dei Mondiali per eliminare i pareggi. Ci deve essere un vincitore e a stabilirlo saranno gli shoot out. Ma anche su questo, così come sul fuorigioco, Capello non è d’accordo.

    L’ex ct della Russia è un fiume in piena. Idee chiare e poche remore ad esprimerle. Il direttore tecnico della Fifa propone di raddoppiare il numero di sostituzioni a partita. Da 3 a 6. Capello ancora una volta non ci sta: "Sarebbero troppe. Basta aggiungerne una da effettuare solo nei tempi supplementari". E sul numero massimo di falli oltre il quale scatta l’espulsione? "E’ il modello usato nel basket, ma credo che sia troppo complicato per gli arbitri gestirlo. Sono favorevole all’espulsione a tempo per i falli da arancione. Quelli che lasciano dubbi sulla sanzione da adottare. Non sarebbero da cartellino giallo, ma neanche da rosso".

    Rendere il calcio più spettacolare. Ecco l’obiettivo che si propone Van Basten con le sue modifiche. Un obiettivo che viene minacciato dall’eccessivo numero di partite stagionali giocate. "Bisogna avere un organico competitivo. Una rosa più ampia e di alto livello per affrontare tutte le competizioni. Ai giocatori servono 4 settimane di riposo per affrontare gli impegni della stagione", risponde Capello. Che tra i due ci sia poco sintonia sul modo di riformare il calcio è evidente. Ma su una cosa sono d’accordo: "Io sono favorevole ad utilizzare il tempo effettivo per la durata delle partite". Stessa idea di Van Basten che al momento, però, ha proposto di impiegarlo solo per gli ultimi 10 minuti di gioco. Don Fabio e il "Cigno di Utrecht". Una storia iniziata al Milan nel 1987. Insieme hanno vinto tutto: 3 campionati, 3 supercoppe italiane, 1 Coppa dei Campioni e 1 Supercoppa Europea. Hanno scritto pagine indelebili della storia del calcio Quel calcio che adesso Van Basten sta provando a cambiare. Anche senza l’approvazione di Capello.

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