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  • Venticinque milioni per Maksimovic? Allora date l’Oscar ai Vanzina

    Venticinque milioni per Maksimovic? Allora date l’Oscar ai Vanzina

    • Pippo Russo
    Una partita all’ora di pranzo per avere delle risposte. Sono state queste le premesse di Fiorentina-Torino, gara fra due squadre dalle tifoserie gemellate e dall’opposta condizione psicologica. C’erano i dubbi suscitati dalla Fiorentina dopo le due sconfitte consecutive contro Lazio e Milan, e c’era da verificare i segnali di ripresa mostrati dal Toro dopo la vittoria della scorsa settimana contro il Frosinone. Ma soprattutto c’era da vedere all’opera un calciatore del nostro campionato intorno al quale, da mesi, vengono alimentate rumorose manovre di mercato: Nikola Maksimovic. Il campo ha dato delle risposte che il risultato finale (2-0 per i viola) sintetizza abbastanza bene.
    La Fiorentina ha vinto con merito e si è rilanciata in classifica, dopo che le ultime due gare avevano lasciato l’impressione di una squadra stanca, oltreché di una rosa rivelatasi corta con l’andare delle settimane. E lo ha fatto azzardando le due punte, giusto nella prima gara dopo la partenza di Pepito Rossi. A Kalinic è stato affiancato Babacar. Il giudizio? Esperimento da rivedere. I due dovranno lavorare parecchio per raggiungere un’intesa anche perché, per ragioni diverse, non stanno attraversando il loro momento migliore. La Fiorentina ha scontato in parte le difficoltà date dal cambio di modulo, ma ha comunque creato buone opportunità da gol e ha sfruttato al meglio i calci piazzati: entrambi i gol sono giunti a palla ferma. Viste le premesse della vigilia e le difficoltà di formazione (Paulo Sousa ha persino schierato dall’inizio lo spagnolo Joan Verdù, che fin qui in campionato aveva giocato tre spezzoni di partita per complessivi 50 minuti), è un risultato più che buono.
    Dal canto suo, il Toro ha perso maluccio. La squadra di Gianpiero Ventura cerca la continuità ma continua a non trovarla. Nella fase iniziale della gara, giocata per mezz’ora in un clima da acquario a causa di uno sciopero del tifo in curva Fiesole, ha tenuto discretamente il campo, giovandosi anche delle farraginosità di una Fiorentina che andava cercando nuovi automatismi. Ma non si è mai reso pericoloso, e dopo essere passato in svantaggio non ha mostrato un’apprezzabile reazione.

    E Maksimovic? Visto all’opera oggi, e pur con tutte le attenuanti che vanno riconosciute a un giocatore rientrato dopo un lungo infortunio, sollecita un giudizio che non riguarda soltanto lui, ma tutta la macchina propagandistica che viene alimentata attorno a un dossier di calciomercato. Perché se davvero questo è un difensore da 20-25 milioni, allora si può dire pure che i fratelli Vanzina sono due registi da Oscar. Tanto, se si tratta di fare i cazzari, la gara a chi la spara più grossa è aperta alla partecipazione di chiunque.

    @pippoevai

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