Due partite, e Vitor Barreto è già un intoccabile del Toro. D'altronde c'è un motivo se Ventura lo richiede da un anno e mezzo. E ora che il brasiliano è agli ordini del suo allenatore 'preferito', i risultati si vedono. Due presenze, per un totale di 140 minuti giocati tra Pescara e Inter, grandi impressioni destate a tutto l'ambiente e tanta speranza per il futuro: Barreto ha già conquistato buona parte del pubblico granata, che prima del suo arrivo era scettico, perché sul giocatore aleggiavano i dubbi legati alla sua condizione fisica e perché l'Udinese, solitamente, quelli buoni non se li lascia scappare.

Forse Barreto non sarà un fenomeno, ma è sicuramente integrato nel sistema di gioco 'venturiano': il tecnico genovese non avrebbe mai sostituito l'attaccante brasiliano se non fosse stato evidente che i 90 minuti proprio non li avesse nelle gambe. Ora, dopo aver visto movimenti, tagli e tanto cuore e sacrificio, il popolo del Toro da Barreto si attende i primi gol: la prima difesa che dovrà fermare la punta sudamericana è quella della Sampdoria, sabato prossimo. Poi ci sarà una domenica d'emozioni per Barreto, quella del 10 febbraio, quando a Udine cercherà vendetta contro chi non ha creduto pienamente in lui.