Violamania: il grande gelo sulla Fiorentina. Tutte le cause
Giovedì 1 dicembre: altro allenamento a porte aperte per i viola...e a vederlo c'erano 200 persone, nonostante anche gli appelli della Fiesole a sostenere la squadra.
Com'è stato possibile dissipare un così grosso patrimonio in così poco tempo? E' vero che allora la Fiorentina era sorprendentemente prima in classifica e ora invece si ritrova in mezzo al guado. Ma è anche vero che nel corso di quest'anno c'è una società che ha fatto di tutto per azzerare completamente l'entusiasmo, decidendo di fare due mercati di fila incomprensibili e senza investimenti. E' vero che il nuovo stadio dovrebbe diventare presto realtà, ma è anche vero che questo viene visto come un optional in questo momento da parte dei tifosi che sono più preoccupati per il presente piuttosto che di un'opera futuribile che, se tutto va come deve andare, sarà pronta soltanto tra sei anni.
E poi, a breve tornerà in società anche Giancarlo Antognoni, la vera bandiera della Fiorentina, anche questo è un segnale minimo però, perché un dirigente, per quanto amato e apprezzato possa essere, non può mai competere con un rinforzo che faccia da richiamo e che poi si confermi come tale anche sul campo. E da questo punto di vista le cose non sono destinate a cambiare in fretta: anche il prossimo mercato, quello che comincerà tra un mese, è destinato a scorrere via senza botti, con piccole scosse di assestamento che non dovrebbero cambiare gli equilibri della squadra.
E' il caso che qualcuno si accorga che questa situazione non è sostenibile a lungo e che il patrimonio di cui è in possesso (non dimentichiamoci che anche per questa stagione sono stati sottoscritti 20 mila abbonamenti) non è che si mantiene da solo, ma lo si fa dando una prospettiva di crescita concreta. Una prospettiva che non può essere la metà classifica, un allenatore in bilico e con la testa altrove già da tempo e tante scommesse che nemmeno vedono il campo con il binocolo.
