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  • Violamania:| La Struttura Delta Viola

    Violamania:| La Struttura Delta Viola

    Premessa: il giornalista del quotidiano 'La Repubblica' Massimo Giannini chiama 'Struttura Delta' quel gruppo di giornalisti che, attraverso i loro mezzi di informazione, modificano le notizie relative al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, in modo che l'immagine di quest'ultimo possa essere sempre limpida e pulita, insomma che la figura del leader carismatico del Pdl non venga mai intaccata. Fanno parte della cosidetta 'Struttura Delta' originale i vari Sallusti, direttore de 'Il Giornale', i direttori del Tg5 e Studio Aperto Rosella e Mulé, o quello del Tg1 Minzolini. Naturalmente, come in tutti i centri di potere, esiste una 'Struttura Delta' anche legata alla Fiorentina, che per comodità chiamerò 'Struttura Delta Viola'. Un esempio è l'intervista sulla 'Gazzetta dello Sport' a Diego Della Valle di fine marzo 2010, in cui il patron di fatto licenziò Prandelli, ma ne fanno parte anche tutti quegli inviati che la scorsa estate, fin dal ritiro estivo di Cortina d'Ampezzo, raccontavano attraverso i loro articoli o le loro cronache via radio di una Fiorentina che stava uscendo rafforzata dal calciomercato, che tessevano le lodi di Sinisa Mihajlovic, benedicendo le scelte di una società che era sempre vista come presente nelle cose di casa Fiorentina.

    Perché citare in questo momento storico la 'Struttura Delta Viola'? Perché mercoledì scorso attraverso un sondaggio fatto da una radio locale, gli ascoltatori, invitati ad indicare al telefono con un 'sì' o con un 'no' se confermare l'anno prossimo Sinisa Mihajlovic e Pantaleo Corvino, hanno alla fine espresso il loro parere favorevole per due terzi alla riconferma del tecnico, bocciando, con la stessa percentuale, l'allenatore scelto proprio dall'uomo mercato della Fiorentina la scorsa estate. I risultati del sondaggio radiofonico effettuato su Corvino e Mihajlovic non mi hanno stupito, proprio alla luce del lavoro quotidiano che fa la 'Struttura Delta Viola' sulle cose di casa Fiorentina. Infatti non c'è giorno che sui giornali, le radio, i siti web e tutti i media in generale i solerti giornalisti della Struttura non agiscano 'a tappeto' per difendere la famiglia Della Valle ed i suoi principali interpreti. La Fiorentina è in mezzo al guado della classifica? Non è colpa di Mihajlovic, che non ha mai avuto la rosa a disposizione al completo. In squadra, a parte Behrami, non gioca titolare un singolo acquisto di Corvino negli ultimi due anni? Povero d.s. viola, non è colpa sua se deve fare 'le nozze coi fischi secchi'. La Fiorentina non ha i proprietari ai vertici del club? Colpa del Comune che non dà i terreni ai Della Valle per costruire la Cittadella Viola.

    La 'Struttura Delta Viola' è attiva, numerosa e sempre presente, in ogni giornale, in ogni radio e soprattutto ospite nelle televisioni. Peccato che, al di là di ciò che professa tale Struttura, che fa del trasformismo il suo modo di essere (ne fanno parte gli stessi hanno difeso fino all'ultimo, tanto per fare un esempio, il Vittorio Cecchi Gori pre-fallimento della fu Ac Fiorentina), la realtà è diversa. Sono un po' invecchiati questi cronisti, ma ben supportati anche dalla nuove leve del giornalismo, molto interessati al posto di lavoro e poco a mantenere un loro lucido pensiero di analisi. Tanto a parlare bene della Fiorentina, anche quando le cose vanno male, mal che vada si risulta simpatici ai tifosi, e si ha lo spazio per un articolino di cronaca degli allenamenti sul quotidiano locale, o per prendere le telefonate degli ascoltatori nella radio. E chi prova a dire la sua con coscienza giornalistica libera? E' un gobbo, un disfattista, uno che non vuole il bene della Fiorentina e che fa il male di Firenze e della squadra. Peccato per la 'Struttura Delta Viola' - che fin dalla scorsa estate era pronta ad esultare se le cose si fossero messe bene per Mihajlovic e compagni - che le ultime evoluzioni della Fiorentina gli abbiano dato torto. Ma loro sapranno tirare presto fuori una bella scusa 'pro Della Valle' o una 'tabella Uefa' riciclata ad hoc. Sempre pronti a non guardarsi allo specchio per non incrociare i propri occhi, che rispondono di una coscienza che certamente non può essere pulita.

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