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  • Violamania: non ci resta che vendere

    Violamania: non ci resta che vendere

    Giugno e luglio se ne sono già andati, agosto è cominciato da tre giorni e a parte qualche giovane di belle speranze, ancora alla Fiorentina non c'è traccia di qualche acquisto significativo.

    Niente di cui essere sorpresi, almeno per chi vi ha sempre scritto che tesoretti più o meno fantomatici non ce ne sono e che c'è bisogno di vendere argenteria di valore per cominciare a comprare un certo tipo di giocatori. Non ci resta che vendere dunque, ma chi?

    I primi nomi che vengono in mente sono sempre quei due: Babacar e Gomez. In attacco è dove si concentrano i giocatori in surplus e che possono anche affascinare e fare colpo su un certo tipo di mercato, quello dove bazzicano club con liquidità per capirsi. E se i due non dovessero accasarsi allora potrebbe esserci la necessità di 'intaccare' qualcuno di quel gruppo che invece Sousa vorrebbe preservare, come Ilicic o Badelj, tanto per fare nomi non proprio casuali. 

    E altrimenti? Altrimenti si resta più o meno così con magari qualche altra bella scommessa in più (impossibile pensare che non arrivi almeno un difensore centrale), gente da scoprire, da lanciare nel campionato italiano dopo magari qualche esperienza in Nord Europa, Europa dell'est e Sud America, territori in cui Corvino si è sempre mosso con naturalezza e che conosce meglio. Programmi poco ambiziosi? Così è se vi pare e così è stato anche quello che la società ha detto tramite Cognigni e Della Valle nel ritiro di Moena. Da questo punto di vista, nessuno potrà imputare ai dirigenti gigliati il fatto di non essere stati chiari.

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