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    Fiorentina: Pioli merita il rinnovo, ma...

    Fiorentina: Pioli merita il rinnovo, ma...

    • Giacomo Brunetti
    Finché il gioco funziona, è saggio non toccare niente. La società lavora sottotraccia ai rinnovi, ma sarà essenziale che questi - così come le voci - non intacchino il rendimento sul campo. Tredici punti, en plein in casa e una vittoria che, al contrario, tarda ad arrivare in trasferta.

    L'agente di Stefano Pioli ha incontrato Pantaleo Corvino e Carlos Freitas: la visita di Bruno Satin a Firenze non è assolutamente casuale. E neanche di cortesia. O meglio, non solo. L'allenatore viola ha il contratto in scadenza a giugno, con opzione - da esercitare entro marzo - per il rinnovo di un'ulteriore stagione. Per quanto visto fin qui, nel crescendo corale, sarebbe meritato. Soprattutto a livello umano, il principale aspetto per il quale ha colpito l'ambiente gigliato, al di là di ogni merito tecnico. La strada della stagione è ancora lunga e, per capire se davvero il progetto è sul binario giusto, serve tempo. E poi potrebbe accadere di tutto. Quindi sì, il mister merita il prolungamento, ma serve pazienza e la piena meritocrazia deve ancora venire. Sicuramente, se le premesse saranno confermate, sarà una soluzione che accontenterà tutti.

    Sul campo, dicevamo, il primo obiettivo dello stesso Pioli è centrare la prima vittoria in trasferta, per concludere questo tour de force intercorso tra le pause della Nazionale di settembre e ottobre. A Roma, con la Lazio, non sarà una partita facile. I biancocelesti sono una squadra strana, reduce da una settimana nefasta tra derby ed Europa League: depressione e polemiche, però, a volte possono placarsi in un attimo. Per questo, la gara assume contorni insidiosi.

    La Fiorentina è apparsa stanca nelle ultime uscite: anche contro l'Atalanta, al netto del rigore che ha fortemente viziato la partita, era mancata la brillantezza dei giorni migliori. Pioli aveva ammesso che alcuni giocatori non erano al 100% a livello di benzina, ammettendo di aver sbagliato, forse, qualche valutazione rispetto a quanto detto prima del fischio d'inizio. Ci sta, tutto è possibile, specialmente affidarsi ai migliori per uno scontro diretto.

    Simeone guiderà ancora l'attacco, sebbene sia tra colori dei più appannati. La rete gli manca dal 19 settembre, dopo l'impegno contro la Lazio volerà oltreoceano per rispondere alla seconda chiamata dell'Argentina in meno di un mese: il CT ad interim Scaloni crede in lui, adesso però deve tornare al gol. Sicuramente, il continuo impiego tra club e Nazionale lo ha debilitato, anche mentalmente. È tempo di tornare a essere decisivo: all'Olimpico la Fiorentina ne avrà bisogno.

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