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  • Violamania: quando l'ironia di Firenze si abbatte sui Della Valle

    Violamania: quando l'ironia di Firenze si abbatte sui Della Valle

    • Stefano Del Corona
    Contestazione, cori e striscioni. Toni pesanti, insulti, ma anche l'ironia che non risparmia proprio nessuno: dalla proprietà, alla squadra ormai nel calderone della Fiesole ci sono finiti tutti. E nonostante la presentazione del progetto del nuovo stadio, i Della Valle non sono stati di certo lasciati fuori, anzi...

    ​Nella partita contro il Cagliari è comparso nel settore dove ci sono i sostenitori gigliati più accaniti uno striscione in cui abbiamo potuto ritrovare tutta la sagacia che fa parte del repertorio dei fiorentini: "Questo buco deve essere grande parecchio. Se l'era vostro vendevate anche il Ponte Vecchio". Chi di buco di bilancio ferisce, di buco di bilancio perisce verrebbe da dire. Questo continuo riferimento fatto dalla società ai conti in rosso e l'impossibilità conseguente ad investire hanno stancato una bella fetta di tifoseria viola e il tutto ha generato questa reazione.

    ​La Fiorentina alla stregua di un supermarket, così appare oggi all'esterno il club, dove i migliori elementi non solo non sono più certi di rimanere, ma vengono messi di volta in volta in vendita per andare a tappare (ipotetiche?) falle, con il risultato che la squadra è stata costantemente impoverita di valori tecnici nel corso delle ultime stagioni. Poi Sousa, per carità, ci ha messo e ci sta mettendo molto del suo, e anche questo innegabile. Trasformarsi da allenatore in stregone non è stata una mossa da aquila fatta dal portoghese, che si è beccato, pure lui, insulti e fischi. E pensare che appena qualche mese fa la situazione era totalmente diversa per l'ex Basilea. C'erano la corsa ai selfie, i messaggi d'amore e i complimenti. C'erano, perché ora sono finiti e non è bastata certo una vittoria con il Cagliari a cambiare la situazione.

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