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  • Violamania:| Genoa? Sliding doors...

    Violamania:| Genoa? Sliding doors...

    Nel calcio, come nella vita, si affrontano ogni giorno situazioni che potrebbero essere diverse se solo personaggi, società e squadre nel passato avessero fatto altre scelte. Ad esempio, pensando alla sfida di domani: come sarebbe la Fiorentina oggi se quella domenica d'agosto del 2002 l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici non fosse andato a Cannes per incontrare Diego Della Valle, ma avesse affidato la Fiorentina nelle mani di Enrico Preziosi, che si era fatto vivo già prima del fallimento? Oppure: che cosa sarebbe successo a quella squadra guidata da Cesare Prandelli se quel 15 febbraio del 2009 Adrian Mutu non avesse segnato il salvifico 3-3, un paio di secondi dopo il terzo minuto di recupero, consentendo ai viola di avere nei confronti del Genoa il confronto diretto a favore e di accedere alla Champions League al posto dei liguri?

    Sono tante le piccole-grandi storie interessanti che caratterizzano Genoa-Fiorentina. Come quella di Gigi Del Neri, che rifiutò la panchina viola ai tempi della C2 perché - si dice - la Gea riteneva che 'giustamente' i gigliati dovessero fallire. E Vincenzo Montella, che doveva essere riscattato dal Genoa nell'estate del '96 e invece fu acquistato dall'Empoli, che la girò ai cugini della Sampdoria. Tantissimi i doppi ex,  o i giocatori che comunque hanno un interesse specifico a fare molto bene nella gara di domani sera: da Luca Toni, che è finito sotto la Lanterna quando sembrava un giocatore finito, a Juan Manuel Vargas, 'cacciato' nell'ultima estate dal gruppo viola per insubordinazione nel ritiro di Moena. 
     
    La Fiorentina affronterà la squadra rossoblù con la forte volontà di dare una svolta al proprio campionato, e per farlo è indispensabile un successo esterno. Decisivo come non mai sarà Vincenzo Montella, che insieme al suo numeroso staff dovrà valutare condizione atletica, psicologica e motivazionale dei suoi. Vincere a Genoa sarebbe il miglior modo per fare il salto di qualità sotto tutti i punti di vista. Per non rimpiangere di aver avuto la grande chance di puntare al vertice in un campionato mediocre, in cui sulla carta i viola sono chiamati a riscattare gli ultimi due pessimi tornei: sarebbe delittuoso non provare a lottare per tornare nell'Europa che conta. 

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