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  • Vucinic-Guarin: lo scambio andava fatto

    Vucinic-Guarin: lo scambio andava fatto

    • Federico Ciapparoni
    Vucinic e Guarin, due strade che appena un anno fa sembravano destinate a incrociarsi e che oggi, invece, sono molto lontane.

    UN ANNO FA - Era il 21 gennaio scorso, quando il presidente dell'Inter Erick Thohir bloccò lo scambio tra la sua società e la Juventus, spinto, dal malumore dei tifosi, che avevano valutato impari la trattativa. L'affare si concluse con le parole dell'dg bianconero Marotta, che accusò i nerazzurri di scarsa serietà ("L'Inter non è stata seria. Lo scambio non si fa più") e una tensione palpabile tra i due club. Guarin rimase all'Inter, Vucinic alla Juventus che a luglio, poi, cedette l'attaccante montenegrino all' Al-Jazira per 6,3 milioni di euro: l'Inter invece decise di puntare sul centrocampista colombiano.

    OGGI - A quasi un anno di distanza, i due giocatori stanno dimostrando che, probabilmente, se quello scambio fosse andato in porto, a guadagnarci sarebbero state entrambe le società. Fredy Guarin, dopo l'ennesima prestazione sottotono vista ieri contro la Lazio, ha dimostrato di non riuscire a trovare la serenità giusta per esprimere al meglio le proprie qualità, rimediando solo fischi da parte di quei tifosi che si erano schierati contro la dirigenza per farlo restare a Milano. Oggi il colombiano sarebbe il giocatore ideale per dare un ricambio alla linea mediana della Juventus di Allegri e, perchè no, ricoprire il ruolo vacante di trequartista nel 4-3-1-2 del tecnico livornese. Oggi, Vucinic sarebbe l'attaccante in più nello scacchiere di Roberto Mancini (16 i gol in 13 presenze per il montenegrino con la maglia dell'Al-Jazira): l'ex bianconero potrebbe essere utilizzato sia come seconda punta in un attacco a due, magari accanto a Icardi o Osvaldo, che come esterno offensivo, ruolo in cui in questo momento la società nerazzurra è alla ricerca di un nuovo innesto, per dar vita a un 4-3-3 più offensivo.
     

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