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    Women's Champions League: Lione, poker al Wolfsburg e quinta vittoria. Van de Sanden decisiva

    Women's Champions League: Lione, poker al Wolfsburg e quinta vittoria. Van de Sanden decisiva

    • Federico Zanon
    Un dream team, che corre a una velocità superiore a tutte le altre. Che quando le cose si mettono male riesce sempre a pescare dal mazzo la carta vincente. Il Lione batte 4-1 il Wolfsburg e si laurea campione d’Europa per la quinta volta nella storia, per la terza volta consecutiva. Nell’ultimo atto di Kiev contro il Wolfsburg, in un remake delle finali 2013 e 2016, l’equilibrio la fa da padrone fino al 90’, poi nei supplementari succede di tutto. 

    VAN DE SANDEN SHOW- Le tedesche, vincitrici quest’anno sia della Frauen Bundesliga sia della Dfb Pokal, passano in vantaggio con Harder che beffa una disattenta Bouhaddi (sulla carta il miglior portiere al mondo) con un tiro da fuori, ma restano in 10 subito dopo il gol quando Popp, già ammonita, si fa cacciare per un duro fallo a metà campo. Pedros, ex centrocampista francese a fine anni novanta passato senza lasciare ricordi da Parma e Napoli, sente l’odore del sangue e indovina il cambio: fuori Kumagai dentro van den Sanden. L’esterno olandese campione d’Europa la scorsa estate con le Leeuwinnen, arrivata dal Liverpool, regala tre assist in 17 minuti, per Le Sommer, Hegerberg (gol numero 15 in Champions League) e Abily, che chiude i conti nell’ultima partita con la maglia dell’OL. Cala il sipario, il Lione supera il Francoforte e diventa la squadra con più Champions League della storia. Un’altra medaglia sul petto del presidente Aulas, l’uomo che ha costruito una macchina perfetta

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