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  • Zé Elias a CM: 'Inter, che casino! De Boer è un disastro, sbaglia ogni mossa'

    Zé Elias a CM: 'Inter, che casino! De Boer è un disastro, sbaglia ogni mossa'

    • Simone Togna
    Grintoso. Lottatore su ogni pallone. Dotato di una buona tecnica e di quella grinta fuori dal comune in grado di trascinare i compagni di squadra e contagiare i propri tifosi. Tutte queste caratteristiche erano proprie di Zé Elias, l’ex centrocampista dell’Inter che in Italia ha anche vestito la maglia del Bologna.

    L’ex calciatore, attuale commentatore ESPN Brasile, dimostra carattere anche al di fuori del rettangolo verde di gioco e in esclusiva per calciomercato.com esprime il proprio pensiero senza lesinare critiche ai nerazzurri e soprattutto all’allenatore della Beneamata.

    “Ho commentato per lavoro Samp-Inter. E devo dire che mi fa male vedere giocare così i nerazzurri. Ci sono dei bravi giocatori, ma è una squadra senza organizzazione o un punto di riferimento. Sono deluso dal lavoro di de Boer. Contro i blucerchiati ha fatto un disastro. Nei primi 15 minuti i padroni di casa potevano già essere in vantaggio per 2-0. – il pensiero di Zé Elias -. Secondo me de Boer dovrebbe essere esonerato. Quello che vedo è un calcio senza responsabilità. Lui deve capire di essere al comando di una delle squadre più importanti del mondo. I giocatori ci sono, ma se non c’è la qualità in panchina, chi devono seguire i calciatori? Contro la Samp ha sbagliato i cambi e le sue mosse hanno cambiato in peggio il team, non in meglio”.

    Insomma per l’ex mediano, all’Inter dal ’97 al ‘99, ci sono troppe cose che non funzionano: “La squadra è tornata ai suoi vecchi problemi, quelli degli anni precedenti. E’ tutto un casino. E si deve ancora trovare l’11 tipo da schierare con continuità”.

    Il brasiliano prosegue parlando del suo connazionale Gabigol: “Lui non gioca per scelta del mister. Magari deve capire come funziona il calcio italiano, ma se non viene schierato, come può inserirsi? Lo vedrei benissimo in attacco al posto di Icardi o in coppia con Maurito, basta dargli continuità e non chiedergli compiti difensivi. Solo così si potrà capire se merita o meno di indossare una casacca così pesante come quella nerazzurra”.

    Zé Elias prosegue l’intervista non volendo dare alibi a nessuno per gli scarsi risultati di questo inizio di stagione: “Dire che la lontananza della proprietà influisca sui risultati è una scusa, anche perché ci sono i dirigenti che stanno ad Appiano Gentile. Loro devono aiutare i giocatori. L’importante è che non cambino tutto da un anno all’altro. La spina dorsale del team deve restare la stessa. Poi si potrà costruire la squadra attorno”.

    Chiusura dedicata ai ricordi nerazzurri: “E’ stato bellissimo vincere la Coppa UEFA a Parigi per 3-0 contro la Lazio. Ma la gioia personale più grande resta il goal che ho segnato in semifinale contro lo Spartak Mosca, quello decisivo del 2-1. Ho ancora a casa il gagliardetto della partita – la confessione dell’attuale commentatore di ESPN Brasile -. L’Inter resta nel mio cuore. Così come l’Italia. Un Paese dove mi piacerebbe tornare e che mi manca. Ho tanti amici da voi con cui ho vissuto dei bellissimi momenti come Pagliuca, Mazzantini o Bergomi”.

    E allora dato che Zé Elias non esclude un futuro da osservatore, magari proprio per il suo ex team, ecco i suoi “consigli per gli acquisti” per rendere più competitiva la rosa dell’Inter o dei top club italiani: “Thiago Maia del Santos è fortissimo. Stesso discorso per Walace del Gremio e per Rodrigo Caio del San Paolo, un difensore bravo e di personalità. Ma occhio anche a Gustavo Scarpa della Fluiminense: simile a Leonardo, ha iniziato a giocare come terzino, poi è diventato centrocampista di sinistra, adesso svaria molto e ricopre il ruolo di mezzapunta. Mi piace molto e potrebbe fare davvero bene in Serie A”.

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