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  • Atalantamania: 44 punti, in fila per l’Europa, col resto di 10

    Atalantamania: 44 punti, in fila per l’Europa, col resto di 10

    • Marina Belotti
    “Siam bergamaschi e non conosciam confine, ti sosterremo ovunque giocherai…” Parte il coro europeo sugli spalti del Bentegodi, dove a godere sono i tifosi nerazzurri, catapultati con la mente al Goodison Park e con il cuore a chissà quale stadio. Un’altra manita per un’altra mania, quella di un Ilicicardi, che segna la tripletta e si conferma il vero rigorista dell’Atalanta.
     
    (S)TRIDENTE- E menomale che il Papu, dopo essere incappato nell’ennesimo fuorigioco che ultimamente lo frega sempre, fuori dai giochi non è voluto restare. La testa in campo per dare la carica e insaccare, è forte dell’affiatamento e affiancamento dell’orsetto Petagna, un’ombra silenziosa dietro ogni schiaffo rifilato all’Hellas. Certo, per qualche sportivo tradizionalista l’attacco formato Dea stride, senza vere punte in campo e con l’unico centravanti di razza che è anche l’unico a non segnare. Eppure funziona, eccome se funziona: il peso del triestino scuola Milan nel farsi largo in avanti, le magie del Papu che confonde e si infila dove può e le reti, che solo per la bellezza valgono una Champions, di un Ilicic continuo trascinatore nerazzurro, castigano mezza Serie A. Ah, c’è pure Cristante.
     
    CRISTANTE RISORTO- Completa il tridente di attacco proprio un numero 4: il centrocampista centrale ha il merito di sbloccare la partita dei sogni europei all’ombra di Città Alta e involare la Dea a quota 44 ma, soprattutto, al settimo posto spodestando la Samp. Superato il muro dei dieci gol con la maglia atalantina (11 tra Coppe e campionato), Cristante si riconferma golead(ea)or, superato solo da Ilicic che è arrivato a quota 14. Ora su di lui ci sono Juve, Inter, Roma, Napoli, Arsenal e Manchester United: a giugno la Dea proverà a farlo suo acquistandolo a titolo definitivo per 4 milioni di euro, ma potrebbe presto perderlo nel mercato del miglior offerente. Intanto, godiamocelo finché c’è.
     
    SENZA SOSTA- E adesso che l’Atalanta ha ingranato la quarta, anzi, la quinta, di fermarsi non ne vuole sapere. Dopo la bella prestazione con la Juve (che se avesse giocato come contro la Spal…) e la vittoria schiacciante con gli 11 di Pecchia, l’Atalanta è pronta alla volata finale. Il riposo servirà per ricaricare Caldara e Bastoni, ma anche Spinazzola e Petagna. Poi, alla vigilia di Pasqua l’Udinese in casa e, il giorno dopo Pasquetta, lo scontro diretto con la Samp, che vale l’UEL, sempre in casa. Euroa ri-eccocci: i nerazzurri sognano di aggiungere quelle due lettere alle maglie e ai sogni che un anno fa coloravano Bergamo. 44 punti, in fila per l’Europa col resto di 10 gare: a cantare lo Zecchino, chissà che non cresca davvero l’albero dei sogni d’oro all’Atleti Azzurri d’Italia, il Campo dei Miracoli in terra bergamasca.

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