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  • Bacca, tra Inzaghi e un futuro in bilico

    Bacca, tra Inzaghi e un futuro in bilico

    • Federico Zanon
    (ENGLISH VERSION)

    Conta segnare, più di ogni cosa. Di piede, di testa, di spalla, con qualsiasi parte del corpo sia lecita. Fare gol è l'obiettivo primario, un'idea fissa in testa, l'unico modo per lasciare il segno. Carlos Bacca non sarà la gioia degli esteti del calcio, ma è la fortuna di ogni allenatore. Anche quest'anno a parlare sono i numeri, 6 reti in 8 partite, uno ogni 90.5 minuti, con una percentuale realizzativa del 46%. Di fatto un tiro in porta su due si trasforma in gol. Un attaccante che vive per il gol, proprio come un ex rossonero, Filippo Inzaghi: "Se una punta non segna fa il terzino - ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera - Se giochi una partita buona se ne accorge solo l'allenatore, non la gente né le statistiche. Alla fine di una stagione di un attaccante non si dice se ha giocato 15 partite buone, ma quanti gol ha fatto. La mia media? Merito della concentrazione. Se arriva un palla so che devo essere pronto. Non è facile perchè magari in una partita non te ne arrivano, hai quell'occasione e non puoi sbagliare".

    FUTURO DA DECIDERE - I gol di Bacca stanno aiutando il Milan a tornare grande, la strada però è ancora lunga. E' presto per fare i conti, è prematuro dire se il Peluca sarà ancora a Milano la prossima stagione. Molto dipenderà dalla classifica finale, se l'obiettivo Europa sarà centrato. Ma non mancano i primi segnali: "Mi sento un leader. Voglio tornare a giocare in Europa, voglio farlo con il Milan e da trascinatore. Milano mi piace, quando ero piccolo in Colombia tutti volevano venire qui. Io ci sono". 

     

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