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  • Biglia, ti piace perdere facile

    Biglia, ti piace perdere facile

    • Angelo Taglieri
    Un regista strepitoso, di quelli che profumano inesorabilmente di un calcio che sta pian piano scomparendo: classico volante argentino, perfetto mix di tecnica e garra sudamericana, un regista uscita dal calcio degli anni 60, un leader carismatico nel cuore del centrocampo, ecco chi è Lucas Biglia. Capitano della Lazio, cercato dai top club di Serie A, dal 2013 detta i tempi di manovra biancocelesti, incessantemente, come se i rumors di mercato non esistessero. Arrivato dall'Anderlecht dopo aver vinto 4 campionati, 1 coppa del Belgio e 4 Supercoppe, si è subito imposto, portando con sè tutto il suo talento. Dimenticandosi una cosa, però: la vittoria

    7 FINALI PERSE IN 4 ANNI - Già, perché da quando è sbarcato in Italia, il Principito non è riuscito più ad alzare un trofeo al cielo, né con la Lazio né con l'Argentina. E sì che di occasione ne ha avute. Sin dall'inizio, quando il 18 agosto del 2013 sfida la Juve nella finale di Supercoppa italiana: 4-0 bianconero con le reti di Pogba, Chiellini, Lichtsteiner e Tevez. Scena che si replicherà due anni dopo quando, da capitano, l'8 agosto del 2015 cade, allo Shanghai Stadium, sotto i colpi di Mandzukic e Dybala. E la Coppa Italia? Anche qui due finali perse: l'ultima, quella di ieri sera, e la prima sempre nel 2015. Contro chi? Ovviamente la Juve: 20 maggio, stadio Olimpico, Radu illude i biancocelesti, ribaltati da Chiellini e Matri. Ma non è finita qua...

    TRIPLETE ARGENTINO - Il triplete, ma al contrario. Una finale di Mondiale persa nel 2014 contro la Germania, ai supplementari. Ma non è finita, perché nel 2015 e nel 2016 è la Coppa America a diventare indigesta. Nell'edizione cilena ecco la prima sconfitta ai rigori, con gli errori di Higuain e Banega decisivi contro Vidal e compagni; nella Coppa America del Centenario, sempre contro il Cile, è proprio Biglia a sbagliare il rigore decisivo in finale. E i trofei restano lì, da guardare. Come nella foto dell'altro ieri, quando ancor prima di scendere in campo, nella conferenza stampa di presentazione, uno sguardo melanconico si era posato sulla Coppa Italia. Uno sguardo che sembrava già sapere il risultato finale, uno sguardo che sembrava dire: "Mi sa che anche stavolta...".

    @AngeTaglieri88

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