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  • Cerci: tutti gli indizi portano al Torino

    Cerci: tutti gli indizi portano al Torino

    • Andrea Scappazzoni

    Cerci non è un giocatore come tutti gli altri. Lo sa Ventura, ma anche Cairo. Cosa fare dell’esterno che il Toro divide a metà con la Fiorentina è evidente, ma non semplice. I granata dovrebbero riscattarlo o, quantomeno, trattenerlo: sarà difficile vedere rinnovata la comproprietà, anche se non è una soluzione da escludere a priori. E' chiaro che il Toro voglia puntare su Cerci, ma fa anche bene a non sbilanciarsi troppo: già la Fiorentina ha iniziato il proprio gioco al rialzo e la dirigenza granata non può agevolare questa strategia.

    Detto questo, considerando peraltro che i viola riscatterebbero Cerci solo per poi cederlo altrove, i rapporti tra il Toro e la Fiorentina sono davvero buoni. Cairo, che a turno riesce a farsi qualche nemico in serie A, in questo caso è riuscito a instaurare un buon dialogo con i Della Valle: c'è Bakic (sempre in comproprietà) di cui discutere oltre a Cerci, e proprio il montenegrino potrebbe diventare la chiave risolutiva per decidere il futuro dell'esterno. Di certo ora le parti non hanno alcun accordo, nemmeno sulla parola, ma è altrettanto sicuro che quanto prima si incontreranno per parlare di questa situazione: Cerci dal Toro percepisce circa 800mila euro annui e rispetta pienamente i parametri economici stabiliti dalla società di via Arcivescovado, e il suo riscatto potrebbe avvenire a circa tre-quattro milioni di euro.

    A dire il vero la Fiorentina ne vorrebbe cinque, ma proprio per quanto detto sopra è plausibile pensare che l'accordo si farà a cifre relativamente più basse. Intanto Cerci vuole spingere al massimo sull’acceleratore durante queste ultime sei gare di campionato: la Nazionale appena conquistata non vuole più lasciarla e il suo futuro, per essere ancora tinto d'azzurro, ha bisogno del requisito della continuità.

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