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  • Fiorentina, Simeone un dubbio da 15 milioni: dove sono i gol?

    Fiorentina, Simeone un dubbio da 15 milioni: dove sono i gol?

    • Giacomo Brunetti
    All’ombra di Cyril Thereau vive Giovanni Simeone. Lotta, corre e si sbatte, ma non segna. O meglio, lo fa poco. E nella Fiorentina che si sta riprendendo dopo un inizio zoppicante, il Cholito stenta a decollare. Mancano le reti, soprattutto quelle al ‘Franchi’, dove l’argentino non è ancora riuscito ad esultare: domani un’altra occasione, contro quel Torino che lo ha corteggiato in estate, nella più ostica – sulla carta – delle tre sfide che i viola affronteranno nell’arco di una settimana.

    BOTTINO SCARSO – Due gol: il primo contro l’Hellas Verona, quando sul tiro di Marco Benassi il portiere scaligero Nicolas gli ha regalato il classico scenario da ‘rete di rapina’; il secondo, sempre al ‘Bentegodi’, nell’amara sconfitta con il Chievo. Poi è rimasto fermo al palo, ad esempio, contro l’Udinese. Il rendimento, in ottica corale, non manca mai, solo che a Firenze si attendono i suoi gol. La fiducia del pubblico non manca: gli applausi, infatti, non vengono mai risparmiati quando si tratta di Simeone.

    CIFRA IMPORTANTE – È ancora presto ma, in caso di ulteriori passaggi a vuoto in fase realizzativa, i punti interrogativi sul suo acquisto – prevalentemente relativi alla cifra versata nelle casse del Genoa, ovvero quindici milioni più bonus – inizieranno ad aleggiare intorno al numero 9 della Fiorentina. Per sua fortuna, vista la nazionalità, nessuno lo ha accostato a quello che rappresenta una divinità sulle rive dell’Arno, Gabriel Omar Batistuta: fin dal suo arrivo, zero paragoni. Un motivo in più per crescere con tranquillità.

    VECCHI RIMEDI – Gioca speso troppo isolato, sebbene con il cambio di modulo anche l’argentino abbia iniziato a tratte qualche beneficio: più coinvolgimento è inferiore necessità di andare a prendersi il pallone. Corre sempre, talvolta lontano dalla porta: un utilizzo diverso delle energie garantirebbe una diversa resa in fase realizzativa? Questo ci si chiede, ma le parole in questo caso non portano fatti. Gli applausi non mancano mai, i gol invece stentano ad arrivare, soprattutto quelli decisivi. Tempo al tempo però, la squadra sta ingranando adesso. E domani c’è il Torino, in un ‘Franchi’ ancora vergine di reti del Cholito: che procede despacito, lentamente.

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