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  • Genoa, adesso Juric può giocarsi la riconferma

    Genoa, adesso Juric può giocarsi la riconferma

    • Marco Tripodi
    Soltanto dieci giorni fa un'affermazione del genere pareva fantacalcio. Eppure, alla luce dei fatti dell'ultimo fine settimana, parlare oggi della riconferma di Ivan Juric sulla panchina del Genoa non sembra più un azzardo.

    Premesso che una rondine non fa primavera e dunque che per il tecnico croato, dopo il brillante ri-esordio contro la Lazio, ognuna delle sei restanti gare che lo separano dal triplice fischio della stagione sarà decisiva, le possibilità che il pirata di Spalato ad agosto sia ancora a Pegli sono già cresciute in maniera esponenziale.

    A legare Juric al Genoa, più che un lungo contratto, in scadenza a giugno 2019, sembra essere il calore di un pubblico che sabato dopo aver fischiato buona parte della squadra ha rivolto al proprio allenatore una vera e propria standing ovation. Un segnale inequivocabile di quanto il popolo rossoblu stia tutto con il suo condottiero.

    Il vero ostacolo alla permanenza del croato, oltre ai risultati prossimi venturi, è però il rapporto tra lui ed alcuni vertici societari. Come evidenzia oggi La Repubblica-Genova non tutti a Villa Rostan stravedono per Juric. In particolare Fabrizio Preziosi e Omar Milanetto hanno più volte avuto modo di essere in contrasto con il tecnico. Screzi in parte confermati dallo stesso allenatore nel post-gara di sabato, pur senza fare nomi nè cognomi: "Qualcuno non voleva che tornassi. Ma hanno visto quelli che mi hanno rivoluto". 

    A decidere, però, sarà come sempre il campo.

     

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