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  • Genoamania: ecco perché Pavoletti e Rincon non partiranno

    Genoamania: ecco perché Pavoletti e Rincon non partiranno

    • Marco Tripodi
    Ci sono alcuni gruppi di tifosi destinati per loro natura a soffrire come dannati dell'Inferno dantesco. 
    In questa categoria rientrano sicuramente i sostenitori del Grifone, da sempre o quasi costretti a repentini cambi di umore dettati dagli altalenanti risultati ottenuti dai quei ragazzotti con addosso la maglia a quarti rossi e blu.

    Anche in periodi decisamente sereni come quello attuale, con la squadra che diverte e vola in classifica mentre quella dei cugini annaspa e delude, il tifoso genoano sembra non poter avere pace.

    In un week-end senza pallone, a disturbare il sonno rossoblu è una notizia proveniente dalla lontana Polonia. Una di quelle che quando la senti inizialmente ti lascia indifferente. Poi però a quella notizia ne vengono collegate altre. E quella che appariva come una semplice informazione si trasforma in un pensiero assillante: “Milik si è rotto ed il Napoli lo vuol sostituire con Pavoletti”.
    Come se non bastasse nelle stesse ore, da qualche centinaio di chilometri più a nord della città del Vesuvio, ribalzava un'altra voce, quella che voleva il pilastro del centrocampo rossoblu Tomas Rincon nel mirino della Roma.

    Ecco, ci risiamo. Ogni volta che un calciatore si mette in mostra con la maglia del Genoa, prontamente arriva qualche top-club disposto a portarlo lontano dalla Lanterna. 
    E' nell'andamento naturale delle cose, o del pallone, dirà qualcuno. Le grandi squadri vogliono i grandi giocatori e viceversa. Ma al tifoso questo non interessa. Nonostante il calcio moderno, lui vuole un idolo al quale affezionarsi e nel quale immedesimarsi. Soprattutto dopo che nel corso dell'estate la dirigenza della tua squadra ha modificato il suo abituale cliché trattenendo con sé i migliori uomini della rosa.

    Sembrava un anno diverso per il tifoso genoano. Un anno per divertirsi e sognare in grande. Ma ora gli spifferi che arrivano da sud gli disturbano il sonno. In realtà però, non è poi così scontato che le due trattative debbano per forza andare a buon fine. Tutt'altro. Premesso che fino a gennaio nulla si muoverà, occorre fare alcune riflessioni.

    Giusto un mese fa, alla festa di compleanno del Genoa, il presidente Preziosi rivelava di aver rinunciato in estate ad un offerta di 20 milioni per Pavoletti, il quale, a sua volta, avrebbe avuto lo stipendio triplicato in caso avesse accettato la corte del Napoli. Ora, quindi, qualora De Laurentiis dovesse tornare alla carica per Pavoloso è chiaro che dovrebbe alzare la cifra messa sul piatto ad agosto. Nel frattempo, però, la dirigenza azzurra ha speso molto sul mercato, acquistando proprio Milik, ma anche Diawara, Rog, Maksimovic e ritoccando sensibilmente l'ingaggio di Gabbiadini. Inoltre è plausibile che il Napoli metta sotto contratto già da subito un attaccante svincolato per sopperire all'assenza del polacco. Ma Milik tra quattro o cinque mesi tornerà in campo ed allora mister Sarri, già alle prese con altri problemi di spogliatoio, si ritroverà con almeno tre centravanti in rosa da far ruotare. E' davvero pensabile che ad essi si vada ad aggiungere anche Pavoletti, oltrettutto pagandolo a peso d'oro? Anche se nel calcio tutto è possibile, io personalmente non ci credo.

    Preferisco credere alle parole di Preziosi di un mese fa: “Non abbiamo mai fatto così tanti sacrifici. Ma abbiamo voluto dire basta ad anni di via vai”. 

    Dopo il tempo della sofferenza forse per i tifosi del Grifone è davvero giunto il momento dei sogni. Almeno fino a giugno.

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