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  • Hellasmania: che peccato! Ma ora siamo punto e a capo

    Hellasmania: che peccato! Ma ora siamo punto e a capo

    • Nicola Corona
    Nel calcio, più che in tanti altri sport, c'è una bella differenza tra prestazione e risultato e capita non di rado che ottenere la prima non equivalga a raggiungere il secondo. È proprio il caso della partita di ieri sera. Il Verona ha "fatto la gara", cercando di alzare il ritmo e creando diverse occasioni da gol, ma alla fine ha perso. Il Genoa si è limitato a difendere con ordine, provando solo nella ripresa a ripartire in contropiede negli spazi che si erano creati, ma a conti fatti ha avuto ragione.

    Per la squadra gialloblù si è trattato di una vera e propria beffa, considerato il fatto che il gol partita di Pandev è arrivato da un'azione in cui Taarabt si trovava, anche se di pochi centimetri, in fuorigioco.

    Qualche tempo fa Pecchia, parlando del Chievo avversario nel match di Coppa Italia, aveva candidamente ammesso di invidiare alla squadra di Maran l'esperienza e la grande capacità di gestione della partita. Proprio quest'ultima sembra essere la qualità principale di cui il suo Hellas Verona è completamente sprovvisto. E anche contro il Genoa, purtroppo, ne è stata data dimostrazione. 

    I gialloblù ieri sera hanno cominciato bene, attaccando il Genoa con buona pericolosità. Le occasioni migliori sono capitate sui piedi di Verde e Cerci. Poi, proprio nel momento peggiore, a meno di un minuto dalla fine del primo tempo, il Genoa è riuscito a passare in vantaggio con Pandev nell'unico tiro in porta dei rossoblù dell'intero match. Una rete arrivata con la silente complicità del Var, ma anche per le solite disattenzioni difensive che quest'anno stanno costando tanti punti al Verona.

    Si perchè tra Genoa e Bologna la squadra di Pecchia ha lasciato sul campo sei punti, perdendo due partite che per le prestazioni offerte potevano benissimo essere due vittorie. Ma questo è appunto il calcio. La cosa peggiore è che sono arrivate contro dirette avversarie per la salvezza (più il Genoa del Bologna per la verità) e per di più in casa, dove teoricamente il Verona dovrebbe ottenere la maggior parte dei punti per rimanere in A.

    La ripresa di ieri sera è stato il vano assalto di una squadra apparsa incredula e confusa. Tanta buona volontà ma anche tanto, troppo disordine per poter essere davvero efficace e, se Rigoni non avesse sbagliato quell'incredibile occasione in contropiede, la partita poteva già dirsi chiusa ancor prima.
     
    Insomma, la stagione dei gialloblù non vuole proprio svoltare. Ci eravamo illusi dopo le ultime incoraggianti prestazioni e le vittorie con Sassuolo e Chievo. Invece siamo ancora punto e a capo, con l'aggravante che la classifica comincia davvero a farsi pesante. 

    Domenica a Ferrara contro la Spal è in programma una sfida decisiva, per Pecchia e per tutto il Verona. Perdere li significherebbe davvero allontanare sempre più le speranze salvezza, anche perchè le restanti partite di dicembre prevedono un calendario piuttosto ostico, con la doppia sfida al Milan, la trasferta di Udine e la gara al Bentegodi con la Juventus. Non si può più sbagliare. Domenica a Ferrara servirà si la prestazione, ma conterà molto di più fare risultato.

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