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  • Inter, difesa in uscita: resta solo Santon

    Inter, difesa in uscita: resta solo Santon

    • MP
    La trasferta europea di Wolfsburg ha messo a nudo ancora una volta i lampanti limiti difensivi dell'Inter. Roberto Mancini prima ci ha scherzato su, definendo la sua retroguardia "un po' naif". Ora però sembra aver perso la voglia di ridere. Non ci saranno più sconti, chi sbaglia rischia di venire definitivamente tagliato.

    UNICA CERTEZZA - Nella prossima stagione si profila una vera e propria rivoluzione nella linea a quattro del Mancio. Una rivoluzione che non riguarderà Davide Santon. Dopo aver passato la prima parte di stagione tra infortuni e panchina al Newcastle, il 24enne romagnolo è tornato a casa dimostrando un'invidiabile e inaspettata condizione fisica. Il tecnico nerazzurro lo ha sempre schierato dal primo minuto in tutte le competizioni, a partire dall'esordio in Coppa Italia contro il Napoli. Dalla prossima gara da titolare scatterà automaticamento l'obbligo di riscatto, fissato a 4 milioni di euro. Nonostante qualche incertezza in fase difensiva, Mancini è pronto a ripartire dalle qualità di spinta di Santon.

    TUTTI IN DISCUSSIONE - Sistemato uno dei due terzini, ora tocca al resto del reparto. Al momento nessuno dei centrali può assicurare le garanzie richieste dall'allenatore. Il rinnovo del contratto di Ranocchia - in scadenza il prossimo giugno - sembra cosa fatta, ma l'annuncio ufficiale tarda ad arrivare. Juan Jesus, nonostante i grandi mezzi fisici a disposizione, manca di concentrazione e spesso compie la scelta sbagliata, mentre Vidic non è mai riuscito a imporsi in maniera convicente. Mancini deve scegliere chi sacrificare e chi affiancare a Jeison Murillo (bloccato per 8 milioni più bonus). Per quanto riguardo gli esterni, i contratti di Campagnaro e Jonathan non verranno rinnovati. Se arriverà la giusta offerta, non sono nemmeno esclusi gli addii di Nagatomo, D'Ambrosio e, soprattuto, Dodò, finito ai margini del progetto del tecnico. Santon, Murillo e chi altro? Ora è difficile fare nomi ma, di certo, senza una difesa affidabile sarebbe davvero dura tornare tra le grandi.

     

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