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  • Inter: 4 esami 4 bocciature

    Inter: 4 esami 4 bocciature

    • Pasquale Guarro
    L’Inter sta crescendo, ma non è ancora grande. Almeno non lo è abbastanza quando le si palesano di fronte occasioni da non sprecare. Magari per motivi sempre diversi, ma alla fine la sostanza non cambia. Dall’insediamento di Pioli sulla panchina nerazzurra, il campionato ha proposto tre esami in campionato (Napoli, Juve e Roma), uno in Coppa Italia (Lazio) e l’Inter li ha falliti tutti. Tutte partite con storie diverse, ma dal finale molto simile. A Napoli il tecnico emiliano lamentò un approccio sbagliato da parte dei suoi, mentre contro la Juve, dopo aver giocato una gara alla pari sotto il punto di vista delle occasioni e dell’equilibrio, qualche episodio arbitrale ha alzato i toni e infuocato i giorni successivi al match. 

    TRE BOCCIATURE IN CAMPIONATO - Contro la Roma l’Inter perde ancora, ma questa volta il primo colpevole è sembrato Pioli: poco umile, molto arrogante. Il tecnico emiliano smonta una struttura di ferro per montarne una di plastica: "Il modulo è rimasto lo stesso, l’Inter è cambiata solo nelle caratteristiche", ha spiegato l’ex Lazio. Come fosse poco… Ma se Candreva e Perisic si ritrovano a dover fare i terzini, qualcosa cambia, o no? Soprattutto nell’equilibrio. Così l’Inter perde probabilmente l’occasione definitiva per accorciare le distanze e fare la voce grossa. La Champions non è impossibile ma inizia a sbiadire. L’Inter deve crescere soprattutto in mentalità, Pioli ha normalizzato l’ambiente e portato serenità, manca il passo ulteriore. I nerazzurri, che fanno il proprio dovere contro le piccole, dovranno iniziare a fare qualche punto anche contro le grandi. Al momento i numeri sono severe: tre esami e altrettante bocciature. Certo, per motivi diversi, ma la sostanza non cambia.

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