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  • Juve nel futuro: nascono 30 stelle d'oro

    Juve nel futuro: nascono 30 stelle d'oro

    Il dopo Pirlo e Buffon sta crescendo: ecco il piano. Venti milioni investiti in tre anni per trovare nuovi talenti e farli crescere oppure scambiarli ed effettuare operazioni più importanti. E Pepic fa discutere: può essere un grimaldello per arrivare a Jovetic.
    Trenta ragazzi d’oro: il futuro Juve inizia qui.
    La svolta è arrivata con il loro arrivo. Portava appresso un binomio dialettico: Nuova Politica la denominarono, anche se non erano in lista per un partito. Marotta e Paratici : non il gatto e la volpe, al massimo il regista e l’ala di una società che necessitava di rinnovamento per poter respirare aria a un’altezza adeguata senza avere il portafoglio del Bayern, del Barcellona, del Real, del Manchester United. Cogliamo dagli ultimi fatturati elaborati dalla Deloitte: i madrileni, in testa a quota 512 milioni di euro; poi i catalani, a 483; gli inglesi, sul gradone dei 395 milioni; i tedeschi, volati a 368. All’ottavo posto nel mondo c’è il Milan, con 256. Decima la Juventus targata 2012, 195 milioni (153 nel 2011): grazie anche all’impennata prodotta dallo stadio nuovo, ricavi quasi triplicati tra quelle quattro mura della Continassa. Sulla carta dei conti non ci sarebbe partita. Sul prato e sulla strada del rinnovamento la palla è rotonda e di solito va in buca dal lato del più lungimirante. L’operazione del baby Pogba (preso dallo United in scadenza con un gentile cadeaux di un milione a favore del Manchester per versare olio nel motore dei rapporti tra società) è l’ultimo esempio limite. La solennità indossa invece i panni dell’estremo opposto, quanto a età: Pirlo, chiave di volta di uno scudetto. L’ex milanista si portò il futuro a Torino, visto che a Milano lo coniugavano al passato come un participio.


    NUOVA POLITICA La Nuova Politica è qualcosa che va persino oltre l’aggancio del francese e il ratto del rossonero. E’ una strategia gestionale che ha già fatto uscire dalle casse bianconere, a livello di investimenti, una ventina di milioni in 3 anni soltanto per i trenta ragazzi d’oro di queste pagine. Una tattica che ruota attorno a costi e benefici nella stessa misura in cui la semina asseconda il presente, ma soltanto se un giorno riuscirà a dettare il futuro. Poche società in Europa - non diciamo in Italia - hanno allungato le mani su così tanti giocatori di prospettiva quali possono essere definiti coloro che compaiono nella pagina a fianco. L’ultimo - al fianco dell’ecuadoriano Cevallos , il più giovane del gruppetto ingaggiato a gennaio - è Pepic , montenegrino come Vucinic . Toh: e come Jovetic. Ma andiamo per ordine. Il ragionamento obbliga prima a un passaggio logico: che senso ha gestire in proprio o in comproprietà (ma in questo caso mantenendo il bastone del comando, cioè dei destini dei giocatori) che senso ha investire energie e risorse in un numero non solo così ampio di giovani calciatori, ma destinato a ingrossarsi sessione dopo sessione di mercato? Sono partiti idealmente in trenta, a fine dicembre, con vista sul nuovo anno: quelli che la Juventus aveva già in mano, in Primavera a Vinovo o in fase di crescita nei quattro angoli del calcio italiano. Sono arrivati in trentacinque, a fine gennaio: grazie i nuovi innesti rilanciati dal mercato, appunto da Buchel a Pepic, in questo caso viaggiando in ordine alfabetico. Trenta ragazzi d’oro, dal portiere Leali ora a Lanciano a Boakye che sta spingendo il Sassuolo in A con i suoi gol (9). In un modo o nell’altro possono rappresentare tutti il futuro della Juventus. Per qualità oggettiva, se sapranno meritarsi le strisce verticali della prima squadra. Per interesse di bottega, se i loro spostamenti (e quindi i loro cartellini) si riveleranno utili per trovare la quadra economica con un’altra società nella definizione di un trasferimento, di un affare di valore superiore: un pacchetto di denaro non sempre basta quando si vuole dare l’assalto a un giocatore di primo livello, specie sul mercato italiano. Vedi le dinamiche dell’ultima trattativa con la Sampdoria per Poli , in corso di definizione dopo la fumata non candida del 31 gennaio. Farsi in casa i nuovi Buffon e i nuovi Pirlo è un’impresa. Scovarli è l’impresa per eccellenza. E più che un dettaglio è il fatto che la Juventus vanti un osservatore deputato a seguire soltanto i ragazzi di proprietà bianconera in giro per l’Italia. Non ci sarebbe da stupirsi se uno tra Immobile e Gabbiadini , piuttosto che proprio Boakye, possa rubare a Bendtner l’armadietto a Vinovo, in estate. La curiosità porta invece al 19enne Pepic, razzetto di sinistra per la Primavera di Baroni , ala montenegrina in attesa di passaporto tedesco. Bloccato nella scorsa estate. Prelevato adesso attraverso la rescissione del suo contratto in Germania e il versamento da parte della Juventus di 150 mila euro, filosoficamente in stile Pogba. Il suo procuratore è il medesimo di Jovetic. I maligni sostengono che questa mossa potrebbe rivelarsi (anche) un grimaldello per arrivare al campione montenegrino della Fiorentina, sfruttando i rapporti in costante miglioramento con l’agente di Jo-Jo. La Nuova Politica ha bisogno pure di questo genere di fantasia?
     

    Il rendimento dei talenti in orbita bianconera: pure Chibsah pronto al grande salto. Immobile e Gabbiadini già promossi: se i vertici di Genoa e Bologna non si fossero opposti, i due attaccanti sarebbero a disposizione di Conte. La nuova scommessa è Cevallos: in prestito dalla Liga Universitaria di Quito.
    Leali stupisce, Boakye vola.
    L’ultimo, in ordine di tempo, è José Francisco Cevallos : classe 1995, centrocampista ecuadoriano prelevato a gennaio dalla Liga Deportiva Universitaria de Quito. E’ arrivato a Torino in prestito con diritto di riscatto, nuova stellina d’una galassia sempre più sconfinata che rappresenta un preziosissimo serbatoio da cui la Juventus conta di attingere per creare la rosa del futuro: vuoi in termini di risorse tecniche, vuoi in termini di risorse economiche. Cevallos - che pure ha credenziali da predestinato e non a caso fa già parte della nazionale Under 20 dell’Ecuador - è ancora, ovviamente, un elemento da scoprire, un punto interrogativo. Mentre meno punto interrogativo, anzi vere e proprie certezze in taluni casi, sono alcuni altri giocatori in orbita Juventus che l’ad Giuseppe Marotta e il ds Fabio Paratici hanno “dirottato” presso altri club - in prestito o comproprietà - in modo tale da consentir loro di maturare esperienza, giocare con continuità. E crescere. In sostanza: dimostrare d’essere da Juventus. Ce n’è per tutti i gusti e per tutti ruoli, per tutte le nazionalità anche. Solitamente la trafila prevede che i talenti in questione muovano i primi passi nelle giovanili (bianconere o meno), poi vengano tesserati e dirottati in club di serie C o B; in seguito in massima serie. In caso di risposte positive anche in A, allora scatta il ritorno alla base: vedere il caso Giovinco per credere. Ebbene, come s’è potuto evincere dai tentativi fatti in inverno per riportarli alla base, elementi di qualità quali Ciro Immobile (in comproprietà tra Juventus e Genoa) e Manolo Gabbiadini (in comproprietà tra Juventus e Atalanta, in prestito al Bologna) hanno già ampiamente superato gli esami: se solo i dirigenti rossoblù non si fossero opposti in maniera così netta, almeno uno dei due attaccanti ora sarebbe a disposizione di Antonio Conte . Come loro, sono in odor di “promozione” anche i due gioiellini del Sassuolo: il centrocampista Raman Chibsah e l’attaccante Richmond Boakye . Protagonisti in assoluto con i neroverdi e verosimilmente - a detta degli addetti ai lavori - pronti per il grande salto. Così come Nicola Leali , il quale sta cominciando a dimostrare che chi parlava di “nuovo Buffon ” non era eccessivamente ottimista. O ancora Frederik Sorensen : che al Bologna sta diventando un elemento importante. Cui si aggiungono, chiaramente, i ragazzi della Primavera bianconera che sta dominando il campionato: da Branescu a Untersse , passando per Rugani e Beltrame spesso e volentieri aggregati in prima squadra.

     

    Nicola LEALI - Portiere
    DATA DI NASCITA: 17 febbraio 1993
    SQUADRA: Lanciano, 20 presenze
    Su Leali la Juventus ha investito 4,5 milioni (al Brescia, l’estate scorsa). L’investimento sembra giustificato: ora in prestito al Lanciano, il portiere si sta dimostrando giocatore dotato e professionista serio. Prestazioni in crescendo dopo un avvio “timido”, numero uno trai migliori della serie cadetta. Lo apprezza anche Di Biagio, ct dell’Under 20: peccato per il ko di ieri, 2-0, contro la Germania al Quattro Nazioni.

    Ouasim BOUY - Centrocampista
    DATA DI NASCITA: 11 giugno 1993

    SQUADRA: Brescia, 17 presenze e un gol
    Prelevato dall’Ajax, in prestito al Brescia. Laddove Pirlo ha iniziato a diventare Pirlo... Le qualità, potenzialmente, ci sono: visione di gioco, tecnica, tocco di palla. Ma per la piena consacrazione l’olandese dovrà ancora sudare. E imparare a centrare di più la porta: troppi errori sottoporta, finora, condizionano il giudizio. Anche se il ds dei bresciani, Maifredi, resta convinto: Bouy diventerà più forte di Hamsik.

    Manuel GIANDONATO - Centrocampista
    DATA DI NASCITA: 10 ottobre 1991
    SQUADRA: Vicenza/Cesena, 14 gare e 1 gol

    Alla Juventus fin dalle giovanili, ha iniziato questa stagione con il Vicenza (prestito con diritto di riscatto e controriscatto). Ma a gennaio è stato girato al Cesena, su espressa richiesta di Bisoli che infatti lo ha già gettato nella mischia per uno spezzone di gara contro il Novara. «Sono venuto per rilanciarmi», ha spiegato. Anche la Juventus confida in una svolta.

    Raman CHIBSAH - Centrocampista
    DATA DI NASCITA: 10 marzo 1993
    SQUADRA: Sassuolo, 17 presenze e 1 gol
    E’ in comproprietà tra Juventus e Parma, in prestito al Sassuolo. Insieme con Boakye, è uno dei leader della squadra: pilastro davanti alla difesa, muro pressoché invalicabile davanti alla difesa. Ai dirigenti bianconeri piace eccome: se il reparto di mediana non fosse già ottimo e abbondante, a gennaio avrebbero fatto un pensierino sul richiamo alla base.

    Cristian PASQUATO - Trequartista

    DATA DI NASCITA: 20 luglio 1989
    SQUADRA: Bologna, 9 presenze e un gol
    E’ in compartecipazione tra Juventus e Udinese (1,5 milioni di euro la metà), al Bologna in prestito. Dopo un lungo peregrinare - Empoli, Triestina, Modena, Lecce, Torino... - comincia a beneficiare del clima di Bologna: a novembre la prima rete in Coppa Italia (contro il Livorno), lo scorso 27 gennaio la prima in serie A, contro la Roma. Un ottimo inizio di 2013: ora serve continuità.

    Frederik SORENSEN - Difensore
    DATA DI NASCITA: 14 aprile 1992
    SQUADRA: Bologna, 13 presenze e un gol
    E’ in comproprietà tra Juventus e Bologna, squadra nella quale si sta dimostrando ampiamente all’altezza della serie A. Non è ancora un “intoccabile” della difesa, ma quando Pioli gli dà fiducia (13 volte in campionato, finora) il danese risponde con serenità e fermezza - non a caso è soprannominato “uomo di ghiaccio” - guidando il reparto. E’ già oggetto dell’interesse di diversi osservatori di società straniere.

    Manolo GABBIADINI - Attaccante

    DATA DI NASCITA: 26 novembre 1991
    SQUADRA: Bologna, 18 presenze e 5 gol
    Comproprietà tra Atalanta e Juventus, a fronte di un investimento di 5,5 milioni da parte dei bianconeri. Ora in prestito al Bologna, dove sta ricoprendo un ruolo preziosissimo e fondamentale. A parte qualche acciacco fisico, il rendimento è ottimo: oltre ai 5 gol in campionato, spicca la prodezza in coppa a San Siro contro l’Inter. Momentaneo 2-2 in extremis e stadio impietrito. Prima della risposta di Ranocchia.

    Alberto MASI - Difensore
    DATA DI NASCITA: 2 settembre 1992
    SQUADRA: Pro Vercelli-Ternana, 14 presenze e 1 gol

    A gennaio è passato dalla Pro Vercelli, in lotta salvezza in B, alla Ternana, più tranquilla. Sempre in prestito con diritto di riscatto e controriscatto della metà (vale a dire: la Juve conserva pieni poteri). Con la Pro ha dimostrato carattere e qualità, ma ha commesso anche errori e incertezze: condizionato dalle difficoltà generali. Ora, a Terni, spera nella svolta.

    Richmond BOAKYE - Attaccante
    DATA DI NASCITA: 28 gennaio 1993
    SQUADRA: Sassuolo, 18 presenze e 9 gol
    E’ in comproprietà tra Genoa e Juventus (4 milioni di euro per la metà del cartellino), in prestito al Sassuolo. I suoi 9 gol, i suoi assist, la sua fisicità stanno contribuendo in maniera sostanziosa alla cavalcata del Sassuolo: capolista in B. Ulteriore dimostrazione di forza, la convocazione del ct del Ghana per questa coppa d’Africa. Dura farsi spazio, ma già di per sé la chiamata a 20 anni rappresenta un eccellente inizio.

    Ciro IMMOBILE - Attaccante

    DATA DI NASCITA: 20 febbraio 1990
    SQUADRA: Genoa, 21 presenze e 5 gol
    E’ in comproprietà tra Juve e Genoa (i rossoblù hanno investito 4 milioni). Ora, nonostante le difficoltà della squadra di Preziosi e nonostante i cambi tecnici, Immobile sta confermando quanto di buono fatto la passata stagine in B con il Pescara. Non soltanto la Juventus lo avrebbe rivoluto alla base già a gennaio e il Genoa non ha voluto cedere di un millimetro; si registra anche l’interessamento del Napoli.


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