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  • Juve, ultimatum agli ultrà: |'Basta con i cori razzisti'

    Juve, ultimatum agli ultrà: |'Basta con i cori razzisti'

    Annichiliti gli avversari e scavata la trincea più profonda in campionato, 9 punti di vantaggio a 10 giornate dalla fine, la Juve si trova a fare i conti con un pericolo imprevisto: quello del fuoco amico. Sotto forma di cori razzisti, che partono dalla curva bianconera per colpire Balotelli e il Napoli (ieri 51 ultrà sono stati colpiti da Daspo per i fatti del San Paolo), ma che alla fine danneggiano soprattutto il club juventino. Con il rischio prima o poi di giocare a porte chiuse o in campo neutro. «Mi auguro che non ci siano più queste brutte situazioni - attacca Antonio Conte, tecnico e totem bianconero -, anche perché poi leggo di diffide e non vorrei che per queste stupidaggini dovessimo giocare senza pubblico o da qualche altra parte. Sarebbe deleterio, soprattutto in questa parte di campionato che diventa fondamentale per noi». Curva avvisata, mezza salvata. Anche perché allo Juventus Stadium il fenomeno ha preso una brutta piega, inquinando anche la finale d’andata della Coppa Italia P r i ma v e r a . Nella partita pareggiata 1-1 con il Napoli, i tifosi juventini mercoledì scorso si sono contraddistinti nei cori «costituente espressione di discriminazione territoriale» contro gli avversari e la multa di mille euro è scattata in automatico. La Juve, poi, oltre al primato in classifica, vanta anche il primo posto nella graduatoria dei club più multati dal giudice sportivo per il comportamento dei propri tifosi. Il conto finora pagato è di 217 mila euro e di questi 45 mila sono solo per i cori discriminatori. Ecco perché la società bianconera non sottovalutata il problema e attraverso Conte lancia l’appello ai propri tifosi. All’orizzonte c’è l’attesa sfida casalinga con il Milan (in programma il 21 aprile). «Ogni tifoso dovrebbe concentrarsi a tifare per la propria squadra - rilancia il tecnico - perché è la cosa più bella ed è la cosa che ci dà veramente quell’uomo in più in campo. Quando si fa riferimento ai rivali non mi interessa, non ci esaltano e non ci danno più birra in corpo». Spedito l’avviso alla propria curva, la Juve è pronta ad inviarne un altro al campionato. «A Bologna ci aspetta un match molto difficile - analizza Antonio Conte - e anche molto importante. Perché confermarci significa mandare veramente un grandissimo messaggio». Questa sera, in un Dall’Ara esaurito da giorni, si sfideranno le due squadre più in forma della serie A e - prima della sosta per le nazionali e l’impegno in Champions - i bianconeri vogliono vincere per provare ad archiviare il prima possibile la pratica scudetto. «Le antenne dovranno essere per forza dritte - spiega Conte - e la formazione sarà la migliore possibile».

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